La rima commissione ha espresso parere favorevole all’istituzione sperimentale di nuovi organismi di partecipazione popolare all'amministrazione locale, organismi che raccolgono l’eredità degli ex consigli circoscrizionali, soppressi in tutta Italia dalla normativa statale, proponendo invece una nuova formulazione dei quartieri, ridefinendone non solo i perimetri geografici ma soprattutto introducendo una modalità innovativa di coinvolgimento dei cittadini nella vita della comunità attraverso l’istituzione dei “forum deliberativi dei quartieri”.
I nuovi quartieri saranno 11, rispetto alle 6 ‘vecchie’ circoscrizioni e oggi sono così geograficamente individuati: zona nord mare, zona nord monte, centro storico, Borgo Mazzini, Colonnella, Borgo San Giovanni, Marina Centro, zona Sud mare, Ghetto Turco, Marecchiese Padulli, zona sud monte.
In ciascuno di questi nuovi quartieri si insedierà un “Forum urbano di quartiere”, organismi messi a disposizione dei cittadini per promuovere l’ascolto, il confronto tra i cittadini e la co-progettazione, favorendo il rapporto e il coordinamento tra il Comune e i diversi attori del territorio. Il funzionamento dei Forum è disciplinato da un regolamento, parte integrante della delibera che sarà votata dal Consiglio Comunale, che definisce modalità e obiettivi di questi organismi sperimentali.
La partecipazione ai Forum deliberativi di Quartiere è su base personale, è gratuita ed è proposta anche alle reti e ai gruppi già attive sul territorio come CiViVo, associazioni, gruppi informali, comitati civici, realtà no-profit, oltre a tutti i singoli cittadini dai 16 anni in su che vivono, studiano o lavorano nel contesto territoriale del Quartiere. Potranno infatti iscriversi tutti coloro che hanno la residenza nel Quartiere e chi ha un domicilio di tipo professionale o lavorativo. Le attività dei Forum sono pubbliche e possono assistere e partecipare tutti i cittadini, senza però diritto di intervenire e votare. Il sindaco e gli assessori, durante il periodo di espletamento del loro mandato, non possono essere iscritti ai Forum, ma solo partecipare.
Ogni Forum in occasione della prima convocazione dovrà eleggere tra i propri iscritti un presidente, un vicepresidente e un segretario che, proprio in considerazione del carattere sperimentale del progetto, saranno in carica per un anno con possibilità di rielezione. I titolari di questi incarichi, svolti a titolo gratuito, costituiscono il gruppo di coordinamento operativo del Forum. Ad ogni Quartiere sarà assegnato un “facilitatore”, una figura professionale individuata tra i dipendenti comunali di supporto alle attività del Forum. Ogni Forum deliberativo potrà inoltre decidere il proprio nome.
Il Forum ha funzioni consultive e di proposta su dotazioni urbane e mobilità; manutenzione e gestione dei servizi, degli spazi pubblici e dei beni comuni; progetti ed interventi di carattere sociale, socio-sanitario e culturale. Il Forum delibera in assemblea a maggioranza dei presenti e le deliberazioni e le proposte saranno poi sottoposte all’Amministrazione Comunale.
“Una discussione partecipata, plurale e sentita - Chiara Bellini, vicesindaca con delega alla partecipazione del Comune di Rimini – che denota l’importanza del cambiamento in atto. Proprio per questo i forum deliberativi di quartiere vivranno una prima fase sperimentale in grado di fare tesoro delle suggestioni provenienti dai singoli territori. Già in commissione, grazie ai tanti interventi, sia da parte dei consiglieri di maggioranza sia di minoranza, si è scelto di porre alcune modifiche in grado di aumentare il potenziale partecipativo. Nello specifico, rispetto la bozza iniziale, anche i consiglieri comunali in carica potranno iscriversi e partecipare attivamente al proprio forum. Sono state inoltre prese in considerazione alcune idee emerse riguardo una diversa perimetrazione dei singoli forum, che saranno oggetto di valutazione per arrivare ad ottimizzare la proposta da portare in consiglio comunale. Mi fa piacere infine che sia dall’opposizione che sia dalla maggioranza sia stata sottolineata la necessità di rendere i forum dei veri e propri luoghi di cittadinanza attiva, a servizio dei territori”.