Carissimo direttore, ci sta il suo punto di vista sui tempi di intervento, ma non è accettabile la minaccia di far intervenire l’ordine dei medici per chiudere la bocca al sindacato. Questa è una ingerenza contro la difesa della salute che da anni il sindacato SNAMI sta perseguendo con serietà e competenza vista l’impennata di adesioni da parte dei medici di base.
Il concetto di democrazia a sinistra è lo stesso da sempre: chi non è con me è contro di me. O obbedisci o sei fuori. In questa direzione va interpretata anche la disposizione della direzione che chiede ai suoi dipendenti di non usare i social per criticare, ma solo per farsi gli auguri di buon compleanno (sic).
Un privato cittadino, in democrazia, puó esprimere i suoi giudizi liberamente sui media e sui social. Semmai si dovrebbe criticare chi sciopera in sanità dove il primo dovere è rispondere al diritto dei malati di essere operati e guariti anziché essere usati per beghe politiche. Un tempo che credevo lontano, chi criticava il potere veniva purgato; qui viene, per ora, minacciato e il sindacato dei lavoratori deferito all’ordine dei medici. Se questa è la filosofia del potere, che succederà ai 160 medici che si sono rifiutati di lavorare nei CAU per ovvie ragioni?
I CAU non sono un potenziamento del percorso di emergenza/urgenza, ma solo uno specchietto costruito per accaparrarsi i danari del PNRR e un ingannevole servizio al bisogno di salute dei cittadini.
LISTA CIVICA "UN BENE IN COMUNE"
Borghini Barnaba
Dolci Jenny
Samorani Domenico
Stanchini Gabriele