A fare la prima stima delle ripercussioni dell'alluvione sulla filiera ortofrutticola romagnola è ALESSANDRO MARCHESE imprenditore agricolo e Presidente di Fedagro Rimini.
Anche su Rimini e su tutta la riviera si faranno sentire, su prezzi e su disponibilità di frutta e verdura, le conseguenze del maltempo che ha colpito l'Emilia Romagna . I danni dell'alluvione che ha distrutto i prodotti di stagione come : pere, mele, susine, kiwi e vigne, in piena fase di maturazione per cui vi sarà una generale diminuzione della qualità e della quantità di frutta e verdura già a partire dalle prossime settimane, obbligheranno gli operatori commerciali dell'ortofrutta a reperire presso altri fornitori, magari esteri con conseguente aumento dei costi per il consumatore finale. Stimare oggi i maggiori costi al consumo è prematuro ma ci aspettano aumenti sui prezzi al consumo di almeno il 10% su tutto il comparto ortofrutticolo. Sono oltre seimila le aziende agricol3 romagnole sott'acqua che hanno ricevuto danni incalcolabili. In Romagna infatti, dati Coldiretti indicano che si produce più del 20% delle albicocche italiane ed oltre il 10% di pesch3 e nettarine. Sarebbero oltre 15 milioni le piante da estirpare a causa delle inondazioni dei frutteti, a partire dalle pesche, poi le nettarine, i kiwi, le albicocche, le pere, le susine, le mele, i kaki ed i ciliegi . In crisi non so.o chi è a contatto quotidiano con la terra ma anche parte della catena industriale che trasforma e distribuisce frutta ed ortaggi, un settore, fiore all'occhiello del nostro Paese. Nell'intera EMI.iva Romagna ci sono oltre 50 milaaziende nel settore agricolo, con un fatturato ch3 supera i cinque miliardi l'anno e da impiego a più di 65.000 persone. È presto per fare una stima ma si presume un danno complessivo di 1.5 miliardi di euro. Il problema non si limiterà alla presente annata ma si prolungherà per i prossimi anni: molte coltivazioni sarann9 da sostituire, altre avranno bisogno di diversi anni per raggiungere i livelli produttivi pre-alluvione. Una crisi che richiederà uno sforzo di coordinamento e di concertazione tra tutti i soggetti della filiera ortofrutticola romagnola, sopratutto nel momento in cui si apre una nuova stagione estiva. Gli operatori del mercato all'ingrosso che operano all'interno del CAAR di Rimini saranno al centro, ancora una volta, per affrontare, come è successo durante la pandemia, una situazione così critica, dando vita ad una rete di sicurezza per dare continuità all'intera filiera in questi giorni difficili. Alessandro Marchese Presidente FedagroMercati Rimini