Nel pomeriggio di ieri i carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Riccione hanno dato esecuzione ad un provvedimento di allontanamento dal proprio nucleo familiare nei confronti di una donna, P.L. classe 1971, originaria della Svizzera ma residente da sempre a Coriano, disoccupata, ritenuta responsabile del reato di maltrattamenti in famiglia.
Per quanto ricostruito dagli investigatori – coordinati nelle indagini dal Sost. Proc. ERCOLANI - la donna, spesso sotto l’effetto di cocaina, negli ultimi due anni aveva dato luogo a numerose condotte vessatorie tanto nei confronti del marito quanto dei tre figli minori. Vessazioni, per come denunciato ai carabinieri dallo stesso coniuge della donna, che in alcune occasioni sarebbero degenerate in veri e propri episodi di violenza fisica e di minacce, anche armate. Infatti, in una circostanza – ricostruisce il marito di P.L. – certamente offuscata dall’abuso di cocaina, la donna gli aveva puntato contro un coltello, finendo per minacciare di morte sia lui che una delle piccole figlie intervenuta in soccorso del padre.
Un vero incubo che ha cambiato la vita di un normale nucleo familiare, quanto emerge dal racconto dell’uomo, stanco di vedere la propria moglie rinchiudersi nel bagno per sniffare stupefacente e poi assentarsi da casa per trascorrere il proprio tempo alle slot, ma soprattutto terrorizzato dal pensiero che quella situazione potesse ritorcersi sui propri figli.
A seguito della denuncia dei fatti, i carabinieri hanno così ricostruito e dettagliato l’ipotesi accusatoria dei maltrattamenti in famiglia e per la donna è arrivato il provvedimento cautelare personale che le ha così imposto di lasciare l’abitazione di famiglia e di potervi fare ritorno solo in presenza dell’autorizzazione dell’Autorità Giudiziaria.