Armto di coltello ha minacciato di morte la sorella perché non gli aveva dato i soldi per le sigarette. E la donna, ormai abituata a scenate di questo tipo, stavolta ha preso paura ed è scesa in strada con i tre figli minorenni chiedendo aiuto e urlando all'impazzata. Una Volante della Polizia è arrivata subito e ha trovato in casa il 26enne. Davanti agli agenti ha ammeso le proprie colpe ed è stato portato via in stato di arresto con l'accusa di minacce aggravate e atti persecutori aggravati. Finirà in carcere, così perlomeno ha chiesto il magistrato. Dopo gli accertamenti di rito si è scoperto che il giovanotto per due volte era stato ricoverato al Centro di Salute Mentale. Aassumeva farmaci e beveva. E allora la domanda sorge spontanea: perché un soggetto del genere è stato lasciato nelle condizioni di poter nuocere, oltreché a se stesso, anche ai propri cari? Non sarebbe stato il caso che i rsponsabili del Centro Salute Mentale avessero segnalato questa situazione a chi di dovere? Per fortuna, oltre a tanta paura, non è successo nulla di gave né alla donna né ai suoi tre figli. E questa è l'unica consolazione di questa storiaccia che risale a un paio di giorni fa nel peino centro storico di Rimini.