Nella giornata di venerdì, personale della Questura di Rimini ha eseguito nei confronti di un trentunenne la Misura Cautelare della custodia in carcere. Il provvedimento restrittivo è stato emesso a seguito di articolate e puntuali indagini di Polizia Giudiziaria svolte dalla Squadra Mobile – Sezione Antirapina – in relazione a diversi episodi predatori consumati la sera del giorno 04 marzo 2023. In particolare, il primo episodio avveniva presso un bar riminese, dove un individuo faceva irruzione all’interno dell’esercizio pubblico, in quel momento presidiato dal solo titolare. Approfittando di un momento di distrazione della vittima, si impossessava del cassettino contenente l’incasso della giornata e fuggiva verso l’esterno per raggiungere il complice che lo aspettava col motore acceso alla guida di un’autovettura poco prima asportata ad una terza persona. La vittima, però, inseguiva il malvivente per recuperare dalle mani il cassettino, recuperando così il maltolto nonostante il guidatore del mezzo lo minacciasse con un coltello Guadagnata a questo punto la fuga, a bordo della stessa auto oggetto di furto, i due uomini si trasferivano nel giro di pochi minuti in una via limitrofa ove, in un parcheggio una signora, era in compagnia di una sua amica all’interno della propria autovettura. La visione successiva dei sistemi di videosorveglianza della zona, consentiva di accertare che presumibilmente proprio i due malviventi autori della rapina di cui sopra, affiancavano con l’auto le due donne ed uno di questi faceva irruzione nell’abitacolo del veicolo da una delle portiere posteriori e sottraeva la borsa da passeggio della BALDUCCI che conteneva all’interno la somma di denaro di € 50,00; nr. tre carte bancomat; un cellulare di marca Samsung, bene quest’ultimo che successivamente, nel corso delle indagini, veniva recuperato e riconsegnato all’avente diritto. Dagli accertamenti svolti, una volta identificato uno dei due presunti rapinatori si appurava che uno dei due era già sottoposto alla Misura degli arresti domiciliari adottata dal Tribunale di Forlì, tra l’altro per analoghi fatti pregressi per cui, nella fase di contestazione degli addebiti questa Polizia Giudiziaria provvedeva a denunciarlo al Pubblico Ministero titolare delle indagini, anche per questo addebito oltre che per la rapina in concorso ai danni del titolare del bar e per i furti continuati e consumati ai danni del proprietario dell’autovettura utilizzata per compiere i delitti e nei confronti della signora derubata.
Importanti riscontri per le indagini sono stati acquisiti grazie al materiale video e fotografico tratto dai vari impianti di video sorveglianza ove emergeva già la figura dell’arrestato; dall’esame dei suoi spostamenti sui vari luoghi dei reati in contestazione ed altre attività di riscontro diretto e testimoniale che hanno permesso alla Procura titolare delle indagini di verificare la bontà degli elementi probatori acquisiti, di richiedere al locale Ufficio GIP del Tribunale, una adeguata Misura coercitiva nei confronti del presunto rapinatore. Il Provvedimento veniva notificato al medesimo con la collaborazione della Polizia Penitenziaria, perché l’indagato risulta già recluso presso la casa circondariale di Rimini, per altra causa.