“I due milioni per ora solo promessi dalla Regione al settore turistico? Una goccia nel mare anche se finalizzati alla sola sanificazione di alberghi e campeggi. Dall’assessore regionale al turismo Andrea Corsini finora abbiamo ascoltato solo chiacchiere. Eppure lo scenario drammatico per l’industria turistica emiliano-romagnola e la cifra miliardaria delle perdite la dicono lunga sull’impegno che la Regione dovrebbe mettere nel settore. Per uscire dal tunnel bisogna avere idee chiare, realizzabili nel breve periodo e di sostanza. Se Corsini crede che bastino gli ‘steward di spiaggia’ o i ‘pasti sotto l’ombrellone’ per risolvere questa batosta offende l’intelligenza e il lavoro di migliaia di imprenditori e lavoratori emiliano-romagnoli”.
Lo affermano i parlamentari della Lega Jacopo Morrone e Elena Raffaelli.
“Abbiamo dubbi anche sull’operatività del Governo Conte e del ministro Dario Franceschini che non hanno ancora messo nulla sul tavolo. La Lega, invece, ha già pronto un pacchetto di proposte sia a livello nazionale, che regionale. In primo luogo, i mille euro a famiglia per soggiorni turistici nelle località italiane che potrebbero essere incrementati dalla Regione; poi contributi regionali per le spese sanitarie per l’approvvigionamento di dispositivi di protezione individuale, liquidità per le imprese turistiche (alberghi tour operator, agenzie viaggio, strutture turistiche balneari, campeggi, b&b guide e accompagnatori turistici) con accredito diretto su c/c pari al 30% del fatturato 2019; rimodulazione del Fondo di solidarietà comunale per ridurre la tassazione locale; esenzione dei canoni demaniali per il 2020, diminuzione o cancellazione dell’Iva per le camere delle strutture ricettive e Iva al 10 per cento (oggi è al 22) per i pacchetti turistici e per gli stabilimenti balneari. Indispensabile, poi, la reintroduzione del voucher per i lavoratori stagionali. Ci vogliono coraggio e voglia di fare. Ricordiamo a Corsini che i pronostici 2020 sono estremamente negativi con nove mesi su dodici a fatturato ‘zero’. Situazione che non colpisce solo il settore turistico e della ristorazione, ma, a caduta, tutte le filiere dall’agricoltura, ai trasporti, alla rete commerciale e alla cultura, solo per citarne alcune. Insomma, noi siamo pronti a contribuire alla ripartenza della regione. Chiediamo quindi di essere coinvolti senza perdere tempo”.
Cronaca
20:18 - Riccione