Si è svolto nell’Auditorium della Confcommercio della provincia di Rimini un partecipato incontro dedicato alla movida tra imprenditori e rappresentanti delle forze dell’ordine.
Al tavolo, insieme al presidente provinciale di Confcommercio Gianni Indino, sono intervenuti il questore Francesco De Cicco, il comandante provinciale dei carabinieri, Giuseppe Sportelli e il comandante provinciale della guardia di finanza, Antonio Garaglio.
Davanti ad una platea formata da oltre 50 imprenditori dei settori della movida - gestori dei locali da ballo e di spettacolo e dei pubblici esercizi come pub e street bar - si è tracciata un’analisi approfondita entrando negli argomenti concreti, in un’ottica di collaborazione sempre più stretta tra istituzioni e imprenditori del turismo. Insieme alla sicurezza nei locali e durante gli eventi, trattati vari temi tra i quali l’abusivismo nel settore, la sensibilizzazione nei confronti dei giovani contro l’abuso di alcolici, il contrasto alla vendita di alcol ai minorenni e fuori orario, con particolare riferimento ai canali di vendita quali i minimarket, fino alle storture legate alla vendita di coupon per alcol a bassissimo prezzo.
“Tornare a fare parte del Tavolo provinciale per la Sicurezza e l’ordine pubblico dimostra una volta di più la sensibilità di amministrazioni e istituzioni al nostro mondo – dice il presidente Gianni Indino -. Un atto di vicinanza con cui hanno attribuito valore al nostro lavoro, svolto sempre a contatto con i giovani, che nelle nostre attività possono e devono vivere un divertimento sicuro. In un contesto sociale in cambiamento, in cui servono luoghi fisici di aggregazione, ma anche una lotta costante all’uso di stupefacenti e all’abuso di alcol soprattutto tra i giovanissimi, questa considerazione premia il nostro ruolo di imprenditori che creano offerta turistica pur tra mille difficoltà, tra le quali spicca un abusivismo dilagante. Anche il Protocollo d’intesa firmato poche settimane fa a Roma con il ministro dell’Interno va nella direzione di una sempre più concreta collaborazione tra imprenditori della movida e forze dell’ordine, nel pieno rispetto delle regole, anche attraverso meccanismi premiali per superare la spada di Damocle dell’art. 100 del Tulps”.
Il questore di Rimini, Francesco De Cicco ha sottolineato il “piacere di rivedere gli imprenditori della movida, in un nuovo incontro che vuole diventare una costante, perché tra le due parti ci sono tutte le condizioni per una collaborazione solida che vada a migliorare sia il nostro operato di forze dell’ordine, sia il vostro di gestori. Sul tema c’è massima attenzione, sia per quanto riguarda i locali, sia sugli eventi, come sancito anche nel Protocollo d’intesa nazionale e in quello siglato a livello provinciale nel 2017. Di questi mi piacerebbe applicare in particolare alcuni concetti, in primis il referente alla sicurezza che ogni impresa andrà ad individuare e che si interfaccerà con i referenti delle forze dell’ordine per tarare meglio le richieste. Dopo avere condiviso i vari punti torneremo ad aggiornarci periodicamente, sempre avendo ben chiaro che la massima attenzione va rivolta ai giovani: non si prescinde dalla loro salute, sicurezza e corretta informazione”.
“Sono contento di essere qui – ha aggiunto il Comandante provinciale dei carabinieri, Giuseppe Sportelli – a lavorare con voi per una causa comune. Tutti vogliamo che le persone si divertano in maniera sana, senza farsi coinvolgere in episodi che possano degenerare. Voi garantite la sicurezza nei vostri locali, ma noi ci siamo e collaboriamo per agevolare la vostra azione. Basta mettere a regime alcune buone pratiche. Rimini è già tanto avanti rispetto ad altre città, ma questo è un lavoro lungo, da portare avanti insieme con continuità perché per educare ad un divertimento sano serve tempo. Ma se tutti lo applicheranno, sarà ancora di più divertimento di qualità per tutti”.
Il comandante provinciale della guardia di finanza colonnello Antonio Garaglio ha ringraziato per l'invito a partecipare all’incontro sicuramente di grande utilità, esprimendo piena disponibilità al dialogo costruttivo, nel rispetto delle regole, con gli operatori del settore, ai fini di contribuire alla tutela della sicurezza e dell'economia nonché del contrasto ai fenomeni illeciti e dell'abusivismo commerciale.