Una lettera indirizzata al sindaco Alice Parma e all’amministrazione comunale clementina. E’ nato il Comitato di Quartiere n. 1 di Santarcangelo, nato per dare voce ai residenti delle “nostre strade” a seguito di “una decisione alquanto opinabile dell’amministrazione comunale”.
“E’ successo – scrive Paolo Moretti a nome dello stesso Comitato - che a mezzo di carta semplice imbucata nelle cassette da lettere, il Comune avvisava che a breve sarebbero iniziati alcuni lavori di miglioramento della viabilità, realizzazione di un tratto di ciclabile con attraversamenti e riconfigurazione degli stalli di sosta. Nell'arco di breve tempo sono state raccolte circa 70 firme e richiesto un incontro con l'amministrazione. Avviene l'incontro in maniera caotica – prosegue Moretti - con promessa di nuovo confronto. Contestualmente viene chiesto da ambo le parti silenzio stampa che il neo formato comitato si è impegnato a rispettare, diverso l'atteggiamento di alcuni componenti della giunta che a suon di commenti sui social e articoli sulle testate locali ci han fatto passare per oppositori della mobilità dolce e timorosi del Progresso, mentre l'amministrazione ne risultava comprensiva nei confronti della cittadinanza e accondiscendente alle richieste. Non è stato così. Le dichiarazioni non corrispondono al vero. Dalla nostra ad oggi abbiamo aperto un gruppo facebook (https://facebook.com/groups/417602552561649/?ref=share) e stiamo sensibilizzando non solo il nostro quartiere ma avremmo piacere nel coinvolgere quanti più in un diverso progetto di tutela del territorio e realizzazione di una vera Mobilità dolce, protetta e che protegge, rispettosa più della natura che degli interessi dei soliti costruttori... e per questo abbiamo preso contatti con associazione di risonanza nazionale – conclude - per sottoporre quesiti ed avere alternative più valide all'integrazione dei percorsi ciclabili con il nostro territorio al fine di migliorare il progetto iniziale, renderlo diverso dalle “strisce per terra”.
Ma ecco il testo della lettera.
“Sette messaggi al Sindaco del mio paese” è il testo in cui Tonino Guerra esprime la sua idea di cittadinanza universale e da cui traiamo spunto per scriverLe questa missiva.
Signor Sindaco, l’altro giorno, anche noi abbiamo fatto dei piccoli sogni, come Tonino. Abbiamo sognato di tante Piazze e non solo di quella Grande, di palazzi circondati da orti, giardini e del vociare dei bambini. E ci chiedevamo, anche noi, se fosse giusto fare un selciato al posto di una nuova strada, far rivivere un vecchio sentiero e “rimettere rettangoli di aglio, di cavoli e di girasoli”. E anche noi, come Tonino, abbiamo detto: questo è possibile!
Così noi “Paesani” del quartiere ci siamo costituiti in Comitato per dar vita al messaggio ideale di coesione della comunità e alla rinascita di un nuovo sistema di relazioni fra cittadini e istituzioni. In uno di questi messaggi Tonino Guerra afferma che “Bisogna tornare dove la parola è ridata alle nostre bocche e le immagini germogliano nella nostra fantasia”. Frase, Signor Sindaco, che piace anche a Lei; l’ha ripresa, infatti, poco tempo fa in occasione del Cantiere Poetico.
Pertanto, Signor Sindaco, ci incontri! Abbiamo tanto da condividere e da sognare assieme"!
Il Comitato di Quartiere 1 B. Buozzi, A. Grandi e G. Di Vittorio