Negozi chiusi la domenica, con le eccezioni di farmacie, parafarmacie, generi alimentari, tabaccherie ed edicole. È la principale novità introdotta dalla nuova ordinanza anti assembramenti della Regione Emilia-Romagna. Rimangono aperti bar e ristoranti, con la limitazione imposta dal Dpcm di chiusura alle 18.
L'ordinanza appena firmata da Stefano Bonaccini, d'intesa coi colleghi di Veneto e Friuli Venezia Giulia, prevede anche lo stop alle lezioni di ginnastica, di canto e con strumenti a fiato nelle scuole elementari e medie. Limiti anche all'attività sportiva e motoria che dovrà avvenire preferibilmente nelle aree verdi e periferiche. Non si potrà fare nei centri storici delle città e nelle aree affollate, ad esempio le vie e le piazze centrali o i lungomare, rimanendo sempre distanziati. L'ordinanza rimanda ai sindaci la possibilità di fissare ulteriori specifiche limitazioni.
Le nuove misure adottate dall'Emilia-Romagna entrano in vigore sabato 14 novembre. Per domani, tuttavia, sono attesi nuovi dati dal monitoraggio della cabina di regia, che potrebbe inasprire la collocazione della regione in 'zona gialla'.
Oltre alla chiusura dei negozi nei festivi, è stata disposta la chiusura nei prefestivi e festivi delle medie e grandi aree di vendita, compresi tutti i complessi commerciali. Nei negozi e in qualsiasi esercizio di vendita potrà entrare un solo componente per nucleo familiare, fatta salva la necessità di accompagnare persone con difficoltà o minori di 14 anni. Niente mercati in area pubblica o privata a meno che non vi siano Piani dei Comuni che prevedano regole di specifiche. La consumazione di alimenti e bevande è sempre vietata in area pubblica o aperta al pubblico, mentre dalle 15 alle 18 la somministrazione e consumazione può avvenire solo da seduti fuori e dentro i locali, e in posti 'regolarmente collocati'. La vendita con consegna a domicilio è invece sempre consentita e viene "fortemente raccomandata".
"Abbiamo davanti un obiettivo che deve essere di tutti - sottolinea Bonaccini - Frenare il contagio e invertire la curva della pandemia. È la priorità. E possiamo centrarlo rispettando le regole, con senso di responsabilità e senza panico".