Il pubblico di Rimini è vicino al mondo del teatro, ai suoi artisti e alle sue maestranze. La dimostrazione arriva dall’elenco, lunghissimo, di spettatori che hanno deciso di rinunciare al rimborso della parte di abbonamento alla stagione teatrale non usufruita o del biglietto dello spettacolo annullato a causa dell’emergenza sanitaria, che ha particolarmente colpito il settore della cultura e dell’intrattenimento, con teatro, sale da concerto, musei che per primi hanno chiuso i battenti e che per ultimi hanno potuto riaprire le porte al pubblico.
Sono oltre 260 spettatori che hanno inviato una mail alla biglietteria del Teatro per annunciare la loro volontà, e in alcuni casi anche quella dei loro familiari, di rinunciare al rimborso: a questi se ne aggiungono circa un centinaio che non hanno inviato comunicazioni, ma che semplicemente non hanno richiesto la somma spesa o l’eventuale voucher compensativo. “Una dimostrazione di vicinanza e sensibilità – commenta l’assessore alla cultura Giampero Piscaglia – La lunga e difficile fase che abbiamo attraversato, il digiuno ‘forzato’ da spettacoli, concerti, mostre, ha però avuto un effetto positivo: esserne privati ha fatto emergere ancora una volta quanto l’arte e la cultura siano indispensabili per la nostra quotidianità e che, per quanto internet e la tecnologia ci sia venuta in soccorso spingendoci a sperimentare nuove forme di veicolazione dei contenuti, niente può sostituire l’emozione di una performance dal vivo, di condividere lo spazio fisico con chi quell’arte la produce davanti ai nostri occhi”.
Per ringraziare pubblicamente gli spettatori che hanno comunicato la rinuncia al rimborso, da oggi sul sito web del Teatro Galli compare una sezione dove sono elencati tutti i nominativi (coloro che hanno dato il consenso alla pubblicazione). “Un piccolo gesto – conclude l’assessore – per ribadire quanto prezioso sia il contributo di ognuno in questa fase di ripartenza. Nella stagione che verrà - a cui stiamo preparando in considerazione delle nuove modalità di fruizione e sulla base dell’evolversi del contesto nazionale - troveremo il modo per tradurre questa dimostrazione di vicinanza in un’occasione di incontro, di cui sentiamo tutti la necessità”.