Una volante della Polizia di Stato, mentre transitava in via Papa Giovanni XIII angolo via Vittime Civili di Guerra, notava E.S., ventottenne nigeriano, frugare all’interno di un sacchetto azzurro, riposto in una siepe. Alla vista degli operatori fuggiva. Immediatamente uno dei poliziotti scendeva dall’autovettura rincorrendo a piedi l’uomo, mentre il collega lo inseguiva, senza mai perderlo di vista, a bordo del veicolo. Dopo aver percorso le vie Gambalunga, Oberdan, Piazzetta Plebiscito e la via Ventidue Giugno 1859, l’uomo giungeva, sempre inseguito dagli operatori, in via Roma, attraversandola e proseguendo la fuga in direzione nord. A questo punto il fuggitivo, vistosi raggiunto dall’autovettura, invertiva improvvisamente la direzione di fuga verso sud, facendo sì che il poliziotto alla guida arrestasse la marcia del veicolo nel tentativo di invertirne la direzione per poter proseguire l’inseguimento e bloccarlo. Nell’azione, l’autovettura di servizio non si arrestava ed andava ad impattare contro un muretto. Vista la situazione, il poliziotto che guidava il veicolo scendeva immediatamente dal veicolo inseguendo a piedi l’uomo unitamente al collega, raggiungendo e bloccando lo straniero aiutati da un appuntato dei carabinieri che si trovava a passare da lì. Il giovane cercava in ogni modo di sottrarsi all’arresto spintonando e colpendo a gomitate i poliziotti e procurando una ferita ad un dito della mano di uno degli agenti.
All’interno della tasca destra dei pantaloni veniva rinvenuto un involucro in cellophane nero contenente 6 grammi di marjiuana. Ed inoltre 420,00 suddivisi in banconote di diverso taglio, le quali si presentavano tutte piegate in più parti, modalità utilizzata di solito dagli acquirenti durante le operazioni di acquisto dello stupefacente per far sì che la banconota ridotta in piccole dimensioni risulti poco visibile durante lo scambio.
I poliziotti po percorrevano a ritroso le strade interessate all’inseguimento fino a raggiungere il luogo dove gli operanti avevano notato l’E.S. frugare nella siepe. All’interno di essa, dopo un’accurata ispezione, veniva rinvenuto un sacchetto in plastica di colore azzurro, nascosto parzialmente tra le foglie, contenente 6 involucri in cellophane di colore nero contenenti marjuana per un peso di 70 grammi.
Il giovane extracomunitario altri non era che il tassello finale per chiudere l’operazione ‘’Clean Park’’. Il giovane, irregolare sul territorio italiano, annovera precedenti per resistenza, ricettazione. E.S., oltre ad essere indagato per detenzione di sostanza stupefacente nell’ambito dell’operazione Clean Park aveva a suo carico un divieto di dimora nel territorio delle Province della Regione Emilia Romagna emessa dal GIP del Tribunale di Rimini il 16.12.2019. L’E.S. è stato tratto in arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e resistenza e lesioni a pubblico ufficiale avendo causato ai due poliziotti lesioni guaribili in 3 e 12 giorni.