Come riportano anche altre testate online, per aumentare la quota di rinnovabili, la Regione Toscana ha deciso di puntare su una serie di impianti eolici posti al confine con l’Emilia-Romagna in aree forestali. Una scelta al quanto discutibile per i territori confinanti che si trovano perciò a condividere l’impatto ambientale.A seguito della carenza di energia e di liberalizzazioni del governo Draghi – afferma il sindaco di Casteldelci Fabio Tonelli -, si stanno presentando una miriade di investitori che, avendo trovato in quest'area delle zone dove erano già stati fatti dei rilievi anemometrici”, per la misurazione del vento, “vanno avanti, presentano progetti. Questo non è altro che il primo di tanti progetti. Il problema è che l'inserimento di questi parchi, oltre a non essere condiviso dal territorio, è proprio in aree che danneggiano ampiamente i nostri centri storici e soprattutto gli investitori che in questi anni hanno acquistato strutture per farne alberghi a quattro stelle”. Uno di questi impianti, dall’evocativo nome ‘Badia del vento’, è in Alta Valmarecchia e consiste in 7 aerogeneratori alti quasi 200 metri, posti sul confine con la provincia di Rimini, su questi crinali boscosi ritratti anche da Leonardo da Vinci e Piero della Francesca. Il sindaco di Casteldelci è su tutte le furie: “Abbiamo una vicinanza ad alcune strutture delle pale inferiore ai 500 metri. Questo non provoca solamente un danneggiamento dal punto di vista paesaggistico, ma c'è anche l'elemento della rumorosità. È una cosa che per noi è inaccettabile perché sarebbe devastante per l'economia del nostro territorio”. Il progetto dell’azienda Fera è in fase di valutazione di impatto ambientale. “Ho dato personalmente parere sfavorevole perché ci sono degli impatti non mitigabili”, dice il sindaco. “Loro mitigano l'impatto nei confronti della loro regione, riversando sulla nostra e sulla Valmarecchia”. “Questo non è altro che il primo progetto e che farà da apripista ad almeno altri due – rivela il primo cittadino - che porteranno l'istallazione presumibilmente di oltre 35-40 pale, cosa assolutamente sproporzionata e non congrua con il territorio”.
Cronaca
20:05 - Romagna