Mai come in questo caso sembra calzante l'antico detto "Nemo propheta in patria". Pochi giorni fa Petroltecnica è stata chiamata da Verslis (Eni Group) in concerto con una delle più importanti Università italiane e non solo (Politecnico di Milano) a dare il proprio contributo al più famoso consesso mondiale in tema di bio bonifiche in campo ambientale, il Simposio "Battelle" di Baltimora (Maryland, US), focalizzato sulla bioremediation e sulle tecnologie sostenibili.
"Questo importante riconoscimento per l'azienda - si legge in una nota - avviene proprio mentre l'impianto in casa madre è sottoposto alle riduzioni imposte da un sequestro giudiziario che si basa sulla nostra presunta incapacità di gestire e condurre Biopile, tecnologie che rientrano nello stesso settore del case study portato a Baltimora, sebbene siano diversi gli ambiti di intervento. Quest'ultimo riguarda un'area industriale sarda di circa 9 ettari, inserita nell'elenco dei Siti di Interesse Nazionale (SIN) tra le prime sottoposte a bonifica a livello nazionale, illustrato da un poster dal titolo "In Situ Aerobic Biostimulation of Groundwater at a National Priority Site in Italy". L'inquinamento presente nelle acque sotterranee è stato affrontato con un approccio innovativo rispetto all'impostazione precedente, attraverso la progettazione di un'azione di bonifica basata sulla biodegradazione aerobica degli idrocarburi del petrolio, promossa dall'iniezione di composti a lento rilascio di ossigeno. Il Ministero dell'Ambiente, di concerto con le pubbliche autorità locali, ha trovato condivisibile l'approccio proposto e ha approvato in pochi mesi la variante progettuale che prevede un investimento di 20 milioni di euro per 5 anni di intervento".