Prenderanno il via la prossima settimana i lavori per il completamento degli scavi archeologici in piazza Balacchi e più precisamente nell’area comprendente la casamatta, la struttura difensiva risalente al Millequattrocento. Il nuovo intervento affidato a Phoenix Archeologia, società specializzata in indagini archeologiche, permetterà di ultimare gli scavi e il restauro dei reperti rinvenuti a cui faranno poi seguito i lavori di riqualificazione e valorizzazione di piazza Balacchi e della sottostante casamatta. Quanto ai tempi di esecuzione, la prima fase durerà all’incirca un mese, mentre la seconda si concluderà entro l’estate. Anche la viabilità dell’intera area sarà regolata in base alle diverse fasi del cantiere, tenendo anche in considerazione l’esecuzione dei lavori di restauro della chiesa Collegiata.
Il progetto di riqualificazione di piazza Balacchi e di restauro della sottostante casamatta consentirà di far conoscere e valorizzare una delle scoperte più interessanti degli ultimi anni della Santarcangelo sotterranea. Da sempre considerata una “nevaia”, in realtà la grotta semicircolare rinvenuta nel 1998 in via Saffi si è rivelata una casamatta che faceva parte della struttura difensiva risalente al Millequattrocento, quando il borgo venne ingrandito e circondato da mura completate nel 1447 da Sigismondo Pandolfo Malatesta. La riqualificazione di piazza Balacchi con la contemporanea valorizzazione dei reperti archeologici venuti alla luce permetterà di realizzare un accesso alla casamatta, consentendo a cittadini e visitatori di “abitare” un nuovo spazio direttamente a contatto della porzione di mura malatestiane rinvenute. L’accesso alla casamatta avverrà attraverso una scala che collegherà il piano esistente di piazza Balacchi alla quota di ingresso della scala, per raggiungere l’interno della casamatta stessa. A questo livello è prevista una zona di sosta allestita con una panchina, in modo da rendere lo spazio sottostante parte integrante di piazza Balacchi. Ulteriori gradini consentiranno di arrivare a una quota più bassa, determinata in base al rinvenimento e alla conseguente valorizzazione di un’ulteriore postazione difensiva presente nella mura malatestiana. Due le tipologie di pavimentazione previste: la scala e il pianerottolo saranno in pietra alberese, mentre le altre superfici saranno pavimentate con battuto di graniglia e legante. All’interno della casamatta è previsto un pavimento sospeso in metallo verniciato, completamente staccato e indipendente dalla struttura esistente, che consentirà la visita in sicurezza.