A Novafeltria i Carabinieri hanno arrestato un 37enne residente in Valmarecchia per i reati di “maltrattamenti contro familiari o conviventi, resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale”.
Lo scorso pomeriggio, alla Centrale Operativa della Compagnia di Novafeltria era stata segnalata, all’interno di un’abitazione dell’Alta Valmarecchia, un’accesa lite tra conviventi ed immediatamente sul posto è stata inviata una pattuglia della locale Aliquota Radiomobile. Appena arrivati i militari sono stati avvicinati da una donna in stato di agitazione. La donna ha riferito loro che il compagno convivente, a seguito di una delle tante discussioni, l’aveva violentemente strattonata e spinta con forza tanto da farla cadere rovinosamente contro una parete dell’abitazione. Inoltre la signora aggiungeva che il compagno, prima del loro arrivo si era allontanato portando con sé il figlio della donna.
Mentre i Carabinieri intervenuti stavano uscendo dall’abitazione alla ricerca dell’uomo e del bambino, questo rientrava in casa con in braccio il piccolo che stava bene e veniva riconsegnato alla madre. Gli operanti cercavano di capire quello che era accaduto e il motivo della lite. La richiedente riferiva loro che il compagno era solito fare abuso di sostanze alcoliche ed anche in quella occasione aveva bevuto abbondantemente. Per futili motivi l’uomo aveva iniziato a discutere animatamente con la donna, divenendo più aggressivo arrivando dapprima a percuoterla e subito dopo sfogava la sua rabbia su di una porta interna dell’abitazione, colpendola a calci e pugni, danneggiandola vistosamente, inoltre danneggiava un termosifone che veniva quasi completamente divelto dalla sua sede alloggiativa.
I militari cercavano di tranquillizzare l’uomo che però, immotivatamente e rapidamente, si scagliava con violenza contro di loro, colpendone uno con dei pugni all’avambraccio ed al costato. In supporto agli operantiinterveniva un’altra pattuglia dei Carabinieri di Novafeltria. L’uomo infuriato continuava ad opporre resistenza ai Carabinieri, cercando di colpirli e continuando ad inveire ed offendere la compagna e cercando anche di colpirla nuovamente. Grazie, però, all’intervento deciso dei militari l’uomo è stato bloccato ed immobilizzato, quindi è stato condotto in Caserma.
A seguito della colluttazione che ne scaturiva il graduato ricorreva alle cure mediche è veniva dimesso con una prognosi di cinque giorni, mentre la vittima rifiutava categoricamente le cure mediche.
La vittima in Caserma raccontava ai Carabinieri che la loro convivenza era iniziata la scorsa estate. Inoltre riferiva che la convivenza con l'uomo era divenuta insopportabile, in particolare a causa dei suoi problemi di alcol, oltre che per il suo carattere irascibile. In più occasioni era stata aggredita verbalmente dal compagno il quale l’accusava, tra l'altro, di avere relazioni sentimentali con altri uomini, fino ad arrivare all'episodio di quel pomeriggio, quando arrivava ad aggredirla fisicamente.
Al termine degli accertamenti e degli atti di rito il 37enne, stante i gravi indizi di colpevolezza, come disposto dal Pubblico Ministero di turno, è stato condotto presso la Casa Circondariale di Rimini a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, dove dovrà rispondere dei reati di “maltrattamenti verso conviventi, resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale”.