Nicola Marcello, candidato di Forza Italia alle prossime elezioni regionali del 26 gennaio a sostegno della candidata presidente Lucia Borgonzoni, prima attraverso la sua pagina facebook ed oggi dopo ulteriori sviluppi e contatti con cittadini, tecnici ed autorità, interviene sulla questione riguardante la chiusura del ponte di Verucchio.
“Prima di tutto una considerazione politica – dice - Provincia, Contratto di Fiume, Consorzio di Bonifica e Regione Emilia Romagna, attori protagonisti di questa brutta vicenda, sono tutti della stessa ‘parrocchia’ politica. Fino a 20 giorni fa – prosegue Marcello - dicevano che tutto andava bene pur avendo speso nel tempo più 2 milioni di euro per opere rivelatesi inutili. Nessuno della maggioranza PD e pseudo-civici aveva mai valutato l’importanza capitale di questo snodo viario. Esso rappresenta il passaggio non solo di tanti lavoratori della Valmarecchia ma anche di molti frontalieri che lavorano da anni nella confinante San Marino. Notevole – insiste il candidato di FI - è anche il transito di mezzi pesanti che evitano la ormai “impercorribile” Marecchiese di cui nel mio programma elettorale pubblicato già un mese fa, chiedo la sostituzione o meglio una strada a scorrimento veloce che colleghi il Montefeltro con un terzo casello autostradale nei pressi della Fiera. Tra pochi giorni – ricorda Marcello - si torna a scuola ed al lavoro a tempo pieno, immaginate che caos e che disagi. Pensate solo ai tanti ragazzini di Poggio Torriana che vanno a scuola a Verucchio, ai tanti lavoratori frontalieri delle zone di Gualdicciolo ed Acquaviva ed alle tante attività commerciali presenti proprio lungo la strada. Tanti dovranno fare circa 20 Km, andando a sovraccaricare il ponte della Trasversale Marecchia e tutto il centro di Corpolo’ e Villa Verucchio già al collasso per un traffico veicolare di circa 15mila mezzi al giorno (secondo dati della Regione). E le attività commerciali ed artigianali della zona per mancanza di clienti rischiano la chiusura a breve. Per un ponte costruito nel 1974 e senza, pare, la capacità di contenere la spinta degli argini laterali, le segnalazioni alla Regione di dissesto sono cominciate prima del 2005 ad opera dell’allora consigliere regionale Lombardi. Tutto viene rimpallato tra i vari Enti gestori, si continuano a sperperare soldi per fare protezioni, argini, briglie di contenimento fino agli 850mila euro preelettorali del marzo 2019 pur di lasciare il Pd al potere. Nonostante alcune interpellanze consiliari nel comune di Verucchio, tutto tace fino alle piene di dicembre ed alla chiusura definitiva del 20 dicembre. La prossima settimana in Senato – annuncia Marcello - la capogruppo di Forza Italia Bernini ed il senatore Barboni porteranno il tutto all’attenzione del Governo per chiedere lo “stato di calamità naturale” e fondi straordinari per una imminente riapertura del ponte e, come sostegno alle comunità colpite, verranno chiesti sgravi fiscali, stop alle tasse nazionali e locali, sussidi per chi perde lavoro. In Regione – si conclude - lotterò perché opere di dissesto idrogeologico come questa non vengano sottovalutate e per il Ponte di Santa Maria Maddalena da mettere in sicurezza ed al riparo subito prima di correre a interventi urgenti”.
Cronaca
15:22 - Cattolica