La trasformazione di Rimini prosegue nel segno di una rigenerazione in chiave sostenibile e nella valorizzazione del verde e della risorsa mare: sono queste alcune ‘bussole’ su cui si muove la strategia ATUSS (Agenda Trasformativa Urbana per lo Sviluppo Sostenibile) del Comune di Rimini, un programma di azioni strutturate finanziato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito della nuova programmazione dei Fondi europei FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) e FSE+ (Fondo Sociale Europeo) 2021-2027.
Un percorso che si fa sempre più concreto, grazie anche alla recente approvazione da parte dell’Amministrazione Comunale del Documento di ITI – Investimento Territoriale Integrato per la realizzazione della strategia ATUSS di Rimini, il quale si compone di una parte in cui viene definito il perimetro programmatico della strategia e degli interventi di riferimento e una parte in cui sono disciplinate le relazioni e compiti dei sottoscrittori e definite le regole di attuazione.
Complessivamente si tratta di azioni dal valore di 10,5 milioni di euro, di cui l’80% (8,4 milioni) finanziato dalla Regione Emilia-Romagna attraverso le risorse dei fondi strutturali europei (FESR e FSE+) e il restante in capo al Comune di Rimini.
Il cuore dell'ATUSS, in particolare, ‘batte’ sulle aree del porto canale fluviale e di San Giuliano, quali luoghi di vitale importanza sia per la blue economy sia per il valore identitario.
Un'iniziativa cardine del progetto, lo ricordiamo, è quella concernente la realizzazione di un vero e proprio “boulevard blu” urbano, da sviluppare in coordinamento con la Soprintendenza nell’area dal Ponte di Tiberio al Ponte della Resistenza, con il duplice obiettivo di riqualificare l'area portuale-fluviale e allo stesso tempo aumentare la sicurezza e l’accessibilità delle banchine.
Il secondo intervento prevede il completamento del progetto del Parco del mare attraverso la riqualificazione del lungomare di San Giuliano.
In linea con quanto già realizzato, anche a San Giuliano si interverrà con opere di riqualificazione ambientale e paesaggistica nell’arenile, con la realizzazione di percorsi ciclo-pedonali, spazi pubblici ad uso sportivo e ludico, all’interno di una infrastruttura verde che restituisce ai luoghi la loro originaria vocazione naturalistica.
Nell’ottica di potenziare e ammodernare i servizi rivolti ai lavoratori della marineria riminese, è inoltre previsto un intervento di riqualificazione dello scalo di alaggio all’interno del porto canale di Rimini, con l’obiettivo di garantire adeguate condizioni di sicurezza, tutelare le condizioni di lavoro degli operatori del mare e salvaguardare l’ambiente. Tra i progetti anche l’intervento di restauro e risanamento conservativo del Capanno da pesca sulla sponda destra del Deviatore Marecchia, sempre a San Giuliano, per far sì che questo possa ospitare la sede sperimentale del “Rimini blue lab”. Il “Rimini blue lab” fa parte delle azioni ‘immateriali’ che andranno a completare questi progetti strutturali, un laboratorio per sviluppare attività sul tema della blue economy, in sinergia con il Laboratorio Aperto, hub locale dell’innovazione digitale e parte attiva dell’ecosistema dell’innovazione emiliano-romagnolo, che proseguirà il suo ruolo urbano di motore della cittadinanza digitale.
“Tutta la strategia ATUSS e le azioni in programma saranno oggetto di un articolato percorso partecipativo, che prevede il consolidamento della rete di relazioni con i cittadini e gli stakeholder territoriali pubblici e privati già intessuta in questi mesi - spiega l’amministrazione comunale -. Un investimento sulla trasformazione urbana quale motore per tutta l’economia legata al verde e al mare, due elementi che fanno parte dell’identità di Rimini”.