Si è svolto questo pomeriggio all'hotel Imperiale di Rimini la presentazione del libro "Il mondo al contrario" del generale Roberto Vannacci che tanto ha fatto parlare, complice anche le vacanze agostane, su temi molto divisi per la società italiana.
Il generale ha dialogato col presentatore Adolfo Morganti - patrono della casa editrice Il Cerchio che stampa il libro. Il dott. Morganti insieme a Valerio Savioli sono stati veri maestri di organizzazione per l'evento domenicale.
Vannacci ha affrontato i temi bollenti, a prescindere dall'estate che lo ha lanciato complice le numerose critiche aprioristiche di parti avverse. Tra gli argomenti di battaglia:
- l'uso di un linguaggio non offensivo e la scelta accurata del titolo;
- la diffusione negli ultimi anni di minoranze che prevaricano;
- il ribadire che i membri (anche al femminile) delle comunità LGBT+++ non sono "normali" non significa altro che "non consuetidinari" nel puro senso etimologico della parola e null'altro;
- il mettere in luce che le suddette sono portate avanti da lobby come "categorie protette create con un programma dedicato dal 1989".
Il generale ha conosciuto la persecuzione mediatica: e dire che ha riletto il testo infinite volte prima di lanciarlo in stampa e che lo aveva composto per nuclei tematici - l'estrazione del petrolio in risposta alla crisi energetica, la violenza nichilista degli ambientalisti, senza sedersi a tavolino con un programma ideologico e preconcetto.
Eppure sembra che in Italia anche chi come lui fa cronaca di fatti recenti, debba passare dalle forche caudine di ideologie desuete e fallimentari, rimesse a nuovo con le occasioni che fanno gola per procacciarsi voti....
Andrea Bianchi