Gli uomini della Squadra Mobile della Questura di Rimini hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice delle indagini preliminari, dr. Vinicio CANTARINI, su richiesta del Sostituto Procuratore dr. Cerioni, traendo in arresto due uomini, di 20 e 40 anni, entrambi nati a Palermo, responsabile del reato di rapina aggravata avvenuta l’estate scorsa presso l’agenzia di via Marecchiese della Banca Malatesiana. Iindossando occhiali da sole e cappellini e, dopo aver minacciato due dipendenti con un taglierino, i due si impossessavano di alcune migliaia di euro in contanti. Una volta all’interno dei locali i due rapinatori avevano anche ordinato ai dipendenti, sempre solto l’effetto della minaccia, di portarsi nei bagni facendosi prima sbloccare il bussolotto per poter poi fuggire.
Gli uomini della Squadra Mobile, fin da subito, avevano intuito, che i responsabili di quella rapina non erano persone originarie della provincia o “legate” a questa provincia da precedenti attività: si trattava di trasfertisti, di persone cioè che partono dalla loro città verso una o più mete già individuate, studiano i luoghi, colpiscono e tornano nella loro città. Epochi giorni prima della rapina riminese anche a Cesena era stata commessa una rapina “analoga”, in relazione alla quale erano stati già individuati i loro autori. Anche gli approfondimenti tecnici hanno consentito di dimostrare la indubbia la presenza in Romagna del quarantenne nei giorni precedenti l’evento delittuoso: cosi come rimarcato anche dalle indagini forlivesi, ha goduto evidentemente di appoggi logistici in particolare a Gatteo Mare, nonché il medesimo modus operandi dell’uomo che sia nella rapina di Cesena che in quella di Rimini, si è astenuto dall’utilizzo del cellulare dal giorno prima a qualche ora dopo la consumazione del reato. Le attività hanno quindi consentito di verificare che dopo la rapina i due rapinatori in fuga hanno intrapreso il viaggio in direzione sud (a bordo di un’auto), nel viaggio autostradale di rientro in Sicilia attraversando le province di Ancona-Fermo-Teramo- Frosinone-Caserta-Napoli e successivamente verso Palermo.
I poliziotti anno arrestato i due uomini di origine palermitana, già ristretti presso la Casa Circondariale di Palermo per episodi criminali analoghi.