Nella serata di ieri, mercoledì 5 ottobre, è stato ricordato a Riccione il sacrificio di Norma Cossetto, la giovane studentessa istriana stuprata e gettata ancora viva in una foiba dai partigiani di Tito nel 1943. L'evento si è svolto presso il giardino, all'incrocio tra via Limentani e Da Verrazzano, che dallo scorso febbraio porta proprio il nome della giovane martire. Quest'anno l'iniziativa, promossa dal Comitato 10 Febbraio e denominata "Una rosa per Norma", è giunta alla sua quarta edizione ed ha visto la partecipazione di oltre 200 città italiane e straniere.
A Riccione ad organizzare l'evento Mirco Ottaviani e Valerio Savioli, due volti noti sul territorio e che già in passato hanno avviato una serie di iniziative tutte volte a far luce su quella che rimane una pagina di storia ancora oggi poco ricordata. All'evento hanno partecipato diversi cittadini nonché rappresentanti di gruppi ed associazioni del territorio, i quali, attraverso la deposizione di una semplice ma alquanto simbolica rosa rossa in ricordo di Norma Cossetto, hanno rinnovato la loro promessa di non tradirne la memoria. Una manifestazione dunque sobria e silenziosa, illuminata solo dalla luce calda di alcune fiaccole accese per l'occasione, e che, ripercorrendo la vita eroica di Norma Cossetto e del suo amore per l'Italia, ha reso verità e giustizia.