Il 27 settembre scorso il Tribunale di Bologna, sezione misure di prevenzione, ha confermato il lavoro investigativo svolto dalla Polizia di Stato, disponendo il sequestro cautelare finalizzato alla confisca dei beni di una donna residente a Rimini, classe 1957, accogliendo interamente le richieste avanzate dal Questore di Rimini, Francesco De Cicco.
In particolare, il sequestro ha colpito il patrimonio illecitamente accumulato dalla donna, già sottoposta alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale, pregiudicata per reati contro il patrimonio commessi in aree eterogenee del Paese, sovente a danno di soggetti fragili (in via esemplificativa, anziane donne, private dei propri averi con la notoria tecnica dell’abbraccio o a seguito della surrettizia introduzione nei luoghi d’abitazione).
La donna è stata riconosciuta colpevole di numerosi furti pluriaggravati commessi, sin dal 1997, a Padova, Urbino, Trento, Riccione, Cesena, Gabicce, Fano, Gradara, Cortina d’Ampezzo, Milano Marittima e negli ultimi anni nella provincia di Forlì-Cesena; dieci furti tra maggio e settembre 2018.
L’attività eseguita dal personale della Questura di Rimini ha permesso di accertare la sproporzione tra i redditi dichiarati dalla donna (redditi esigui) e il proprio patrimonio accumulato sicuramente con gli ingenti proventi ottenuti dai reati commessi. In esecuzione del decreto di sequestro emesso dal Tribunale di Bologna- sezione misure di prevenzione- sono stati posti sotto il vincolo ablativo 2 immobili ubicati nel comune di Rimini, in zona turistica, e alcuni rapporti finanziari.
Il patrimonio sequestrato nella disponibilità della proposta ammonta a un valore complessivo stimato pari a circa € 250.000.