Terza puntata in ordine cronologico della polemica avviata dalla Confcommercio provinciale nei confronti di Hera. Dopo la critica iniziale della categoria e la replica pepata della multiutility sulla questione della raccolta rifiuti nel centro storico di Rimini prende la parola il presidente della categoria stessa Gianni Indino. “Abbiamo letto - dice - la risposta di Hera Spa a seguito delle nostre segnalazioni, così come abbiamo letto la nota del sindacato generale di base dei lavoratori delle cooperative consorziate che gestiscono per Hera Spa i servizi di igiene ambientale (SGB). I nostri associati si lamentano, i lavoratori si lamentano e rimane dunque da capire come faccia Hera ad auto-attribuirsi un ruolo di prima della classe. Per farlo bisogna esserlo, altrimenti si rischiano figuracce. Se abbiamo deciso di non rendere pubblici i nomi dei tanti nostri soci che ci hanno segnalato disservizi o disagi è stato solo per tutelarne la privacy, ma le loro sono voci autentiche, non sentito dire o chiacchiere da bar: le osservazioni mosse sono oltremodo circostanziate. Per quanto riguarda i mezzi su cui viaggiano i lavoratori che si occupano dei servizi di igiene ambientale, le condizioni sono sotto gli occhi e soprattutto sotto il naso di tutti. Lo sanno i cittadini, i lavoratori stessi che se ne lamentano e gli utenti finali, quindi se qualcuno uscisse dagli uffici di Hera, se ne accorgerebbe facilmente. Infine, prendiamo atto della nota del sindacato regionale SGB e sottolineiamo come con la nostra segnalazione non volevamo dare colpe dei disservizi ai singoli lavoratori e ora, venendo a conoscenza delle enormi criticità lamentate di cui non eravamo a conoscenza, manifestiamo loro la nostra massima solidarietà”.
Cronaca
12:57 | 20/10/2017 - Rimini