Al termine di una complessa attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Bologna, i carabinieri della Stazione di Riccione sono riusciti a chiudere il cerchio e ad identificare il responsabile di numerosi e tra i più allarmanti fatti di reato consumati negli ultimi mesi nella Perla. Ad essere denunciato è stato un minore del luogo, già recentemente finito in manette –all’inizio di marzo - per uno scippo degenerato in rapina, consumato in viale Diaz e conclusosi dopo un rocambolesco inseguimento a piedi.
In particolare, dal dicembre 2020 erano stati messi a segno numerosi colpi, tra tentati furti in abitazione e scippi di borse e cellullari fino alla consumazione di due vere e proprie rapine messe a segno il 01 ed il 03 marzo. Tutti i descritti eventi delittuosi avevano in comune la presenza di un malvivente solitario e così l’attenzione degli investigatori si è concentra nella ricerca di elementi e dettagli utili a comprendere l’identità del soggetto.
Una minuziosa attività di ricerca che ha avuto un’improvvisa accelerazione grazie ad un episodio certamente surreale. Infatti, lo scorso 13/02/2021 presso la Stazione Carabinieri di Riccione, un giovane accompagnato dai propri genitori, si è presentato per riconsegnare un’importante somma di denaro che, dal racconto fornito anche a mamma e papà, aveva casualmente rinvenuto. Una somma di denaro che ha subito insospettito i carabinieri perché esattamente corrispondente al totale del denaro denunciato come derubato in due distinti episodi di scippo. Tanto ha fatto ipotizzare agli uomini dell’Arma che la somma racimolata dal ragazzo potesse essere in realtà il bottino delle due malefatte e così hanno diretto la loro attenzione sulla ricerca di elementi comuni nei due distinti episodi di reato, che potessero in qualche modo ricondurre al giovane. In particolare, i carabinieri hanno analizzato le immagini di un furto di uno zaino, consumato su un autobus proveniente da Morciano di Romagna e diretto a Riccione il 09 febbraio scorso e contenente la somma di 120 euro e le hanno comparate con quelle relative allo scippo di una borsa contenente 355,00 avvenuto il giorno seguente a Riccione. Le risultanze dell’attività di analisi sono state quindi messe accanto alle immagini videoregistrate dall’impianto di sorveglianza della Stazione di Riccione, nelle quali era raffigurato il giovane presentatosi in caserma con i genitori e sono stati trovati i riscontri del caso: scarpe e giubbotto hanno tradito il ragazzo, trattandosi degli stessi capi di abbigliamento indossati dal malvivente nelle predette azioni delittuose. Così a ritroso gli investigatori sono riusciti a ricollegare il giovane ad altri episodi ed in particolare:
- al tentato furto in abitazione consumato a Riccione il 20.12.2020;
- al furto con strappo di un telefono, consumato a Riccione il 27/12/2020;
- al furto con strappo di una borsa, commesso a Riccione il 10.02.2021;
- al tentato furto con strappo di una borsa, commesso a Riccione il 27/02/2021;
- alla rapina di una borsa, consumata a Riccione il 01.03.2021.
Numerosi fatti reato contestati, oltre a quello dello scorso 03 marzo che gli era costato l’arresto in flagranza di reato, e per i quali il ragazzo, interrogato su disposizione della Procura presso il Tribunale dei Minorenni di Bologna, ha inteso avvalersi della facoltà di non rispondere. Il giovane, al momento ristretto presso una comunità rieducativa, rimarrà a disposizione dell’A.G. fino a quando non sarà valutata processualmente la propria responsabilità, mentre proseguono le indagini dei carabinieri al fine di evidenziare eventuali ulteriori episodi a lui riconducibili.