All’inizio del 2025 i ragazzi e le ragazze della palazzina B della scuola Saffi potranno ritornare nelle loro classi: è quanto ha comunicato il sindaco Filippo Sacchetti ai rappresentanti dei genitori in occasione dell’incontro di martedì 27 agosto.
Il sindaco ha spiegato come proprio la discriminante temporale, insieme agli alti costi dei container, abbia condotto l’Amministrazione comunale a confermare la soluzione prospettata inizialmente: quella, cioè, di trasferire per qualche mese sei classi prime e seconde alla scuola primaria Pascucci e quattro terze alla scuola primaria Ricci di San Vito.
I preventivi richiesti dai Servizi tecnici – anche su richiesta dei genitori – per il noleggio di strutture prefabbricate superano infatti i 200mila euro, la maggior parte dei quali necessari a finanziare il trasporto e l’allestimento, mentre il costo dell’affitto vero e proprio rappresenta solo una minima parte della spesa complessiva: un’operazione dunque economicamente non sostenibile per un periodo limitato di nemmeno quattro mesi.
Maggiormente adeguata, oltre che sostenibile economicamente, la soluzione proposta dall’Amministrazione comunale, che – come aveva già sottolineato il sindaco nel corso dell’incontro del 5 agosto – mette a disposizione strutture adeguate a garantire la continuità della didattica, unitamente a un sistema di trasporto che non stravolge la quotidianità consolidata dei ragazzi.
Proprio in tema di trasporto, con Start Romagna l’Amministrazione comunale ha messo a punto una linea dedicata – a costi ridotti per l’ente – che garantirà un trasporto sicuro ed esclusivo per i ragazzi e le ragazze che necessitano di essere accompagnati alla scuola Ricci.
Nel frattempo tecnici e amministratori comunali hanno svolto tutti i giorni sopralluoghi al cantiere e incontrato più volte la ditta incaricata dei lavori, che in questi giorni ha aggiornato il cronoprogramma dell’intervento. I lavori, ha sottolineato il sindaco, non sono fermi ma hanno subito rallentamenti in un modo che, a cascata, ha causato il ritardo complessivo: per un intervento delicato e complesso come quello della Saffi – relativo all’adeguamento sismico della struttura – anche piccole variazioni nell’esecuzione dei lavori possono infatti causare ripercussioni sui tempi complessivi di realizzazione delle opere.