Si è svolta ieri 15 aprile, presso l’Hotel King, la prima assemblea dell’associazione Pro Loco “La Marina Rinasce” alla quale hanno partecipato i soci fondatori della stessa e altri portatori d’interesse, un gruppo composto da commercianti, albergatori, ristoratori e residenti della zona, quasi tutti riminesi di nascita. Era presente anche una rappresentanza dell’UNPLI (Unione Nazionale Pro Loco Italia).
Tanti i temi discussi, con un occhio nostalgico al passato glorioso, dalla nascita del primo stabilimento balneare nel 1843, al boom economico degli anni ’60 e oltre, fino agli anni 2000 che hanno visto, lentamente e inesorabilmente, calare il livello dell’indotto turistico e anche la qualità dell’offerta: l’elegante salotto che era la promenade delle boutique, dei discobar e dei locali alla moda, in gran parte, non esiste più e, di conseguenza, Marina Centro non attrae più quel turismo d’elite che l’aveva caratterizzata per oltre un secolo e mezzo.
"Nel dibattito - si legge in una nota - abbiamo cercato le cause di questa deriva e le abbiamo individuate in problemi strutturali: sicurezza, qualità dell’aria, degrado e scarsa diversificazione dell’offerta. Molti di noi recentemente, anche in piena crisi pandemica, hanno investito nella ristrutturazione della propria attività e nell’apertura di nuovi esercizi, proprio perché ancora crediamo che il quartiere possa avere l’ambizione di tornare ad essere, nell’apparenza e nella sostanza, quel salotto esclusivo faro del turismo europeo. Nello specifico, i punti dolenti che vanno migliorati: gestione del traffico e dei parcheggi; attività commerciale esacerbata dai troppi bazar presenti che abbassano notevolmente la qualità; manutenzione dell’illuminazione e del verde presente;sicurezza da scippi, furti e accattonaggio.
Siamo tutti concordi sul fatto che, insieme all’amministrazione, ora più che mai, è tempo di prenderci cura dei luoghi nei quali lavoriamo e viviamo: cura e implementazione del verde, facilitazione del transito e del parcheggio di biciclette e monopattini, contrasto alla micro e alla macro criminalità.
Siamo consci della crisi mondiale che stiamo attraversando, ma è anche vero che noi non abbiamo mai smesso di darci da fare, di investire e di credere nella rinascita.
Infine, siamo anche consapevoli del fatto che la visione di città che ha portato alla progettazione e alla realizzazione del Parco del Mare guarda nella nostra stessa direzione: il cambiamento sia dell’offerta che della domanda turistica di tutta la città. E noi, volenti o nolenti, ne facciamo parte attiva e in quest’ottica continueremo a lavorare".
L’assemblea si è conclusa positivamente, ma ha lasciato delle domande aperte che riguardano la contingenza:
- Quando verrà consegnato il Parco del Mare?
- Come verrà risolta per quest’estate la questione parcheggi e viabilità e il conseguente inquinamento?
- In tema di sicurezza verrà fatto qualcosa?
In conclusione merita un capitolo a parte la questione parcheggi interrati in piazzale Marvelli la cui realizzazione preoccupa non poco: quanto durerà il cantiere? Ci saranno danni ambientali? Verrà utilizzato dagli automobilisti o rimarrà semi deserto come quello di Riccione? Ancora, come quello di Riccione avrà dei costi esorbitanti di manutenzione?
"Noi, come Pro Loco - si conclude - abbiamo intenzione di organizzare eventi e manifestazioni che attirino un certo tipo di turismo e che valorizzino le bellezze del territorio e la storia che ci contraddistingue, con un occhio al passato felice, ma con lo sguardo rivolto al futuro".