“In tutti noi alberga un profondo dolore per la grande tragedia avvenuta nel locale di Corinaldo – dice il presidente del SILB dell’Emilia Romagna, Gianni Indino -. Ci stringiamo alle famiglie delle vittime colpite da questo enorme dramma e, come concordato con il presidente nazionale Maurizio Pasca, abbiamo deciso di fermare la musica nei locali della Emilia Romagna per un minuto in segno di lutto. Ora è il momento del dolore e va lasciato il tempo agli inquirenti per la ricerca delle cause. Se emergeranno responsabilità da parte dei titolari della discoteca, ci auguriamo che vengano adottate pene esemplari. In questo caso il SILB è pronto a provvedere all’espulsione immediata dal sindacato. Ci auguriamo infine che venga data a noi la possibilità di fare controlli serrati all’ingresso, per evitare che prodotti nocivi e pericolosi per l’incolumità degli avventori come gli spray al peperoncino ed altri urticanti riescano ad entrare all’interno dei locali”.
Indino ci dice due cose importanti. Cominciamo dall'ultima. Chi controlla quello che i ragazzi portano dentro le discoteche? Alla luce di quello che è successo nelle Marche serve di più, molto di più. Ma questo si dice sempre dopo, purtroppo. Un altro aspetto sul quale va aperta una riflessione è la capienza dei locali. Chi è deputato al controllo? Chi verifica se vengono rispettati i limiti imposti? La Siae? Le forze dell'ordine? I titolari dei locali? Il Comune dove si svolge l'evento? Ci piacerebbe sapere con chiarezza.