Oggi è la Giornata Nazionale degli alberi che di per sé dovrebbe essere una festa per gli alberi, come riconoscimento delle importanti funzioni da essi svolte per la qualità dell’aria e per la lotta ai cambiamenti climatici, in sostanza per la qualità della nostra vita in città. Mentre invece, come si suol dire, la festa agli alberi spesso gliela fanno gli amministratori ed i gestori del verde, ma in altro modo, tagliandoli senza tanti scrupoli ad ogni intervento di riqualificazione. Vera o presunta "E’ di oggi la notizia - dice il Wwf - che il Comune di Rimini pianterà oltre 3000 piante, offerte dalla Regione. Bene. Ma negli ultimi decenni abbiamo visto il taglio di tantissimi alberi lungo vie e viali cittadini, con pregevoli reimpianti solo negli ultimi anni, assieme però a tanti, troppi, altri abbattimenti. L’ultimo è stato l’incomprensibile taglio da parte di Anthea Rimini di circa 40 robinie sulla sponda del deviatore Marecchia, quando sarebbe bastata una semplice potatura e il taglio di quelle a rischio In questi anni abbiamo raccolto diverse segnalazioni di cittadini che si lamentano del continuo abbattimento di piante da parte delle pubbliche amministrazioni, tanto da convincerci ad effettuare un sondaggio per individuare il comune che più di altri si stava distinguendo nell'opera di decimazione. Per questa occasione il WWF Rimini ha voluto ripristinare il “Premio Attila”, l’attestato che anni fa era assegnato a chi si fosse particolarmente distinto per un danno all’ambiente. E in testa alla classifica è presto balzata la sindaca di Riccione Renata Tosi, dopo un iniziale testa a testa con i comuni di Misano e di Rimini. I numeri le rendono demerito: sono circa 700/800 infatti le piante tagliate, finora, negli anni del suo mandato.
Sembra l’altro ieri - prosegue il Wwf - quando la sindaca si ergeva a difesa delle magnolie e dei pini sacrificati al TRC, così come sembra ieri quando il Comune ha ospitato l’assemblea degli Attivisti del WWF Italia e la Sindaca ha speso parole di convenienza per l'ambiente suscitando il plauso della platea.
Ma non è passato nemmeno un anno che la Tosi sembra essersi dimenticata delle parole care agli ambientalisti. La sindaca fin dal suo primo insediamento ha posto in essere un sistematico impoverimento del verde urbano, con pesanti interventi di decimazione di alberature lungo i viali cittadini, come anche all’interno di aree verdi rilevanti dal punto di vista della biodiversità. Ci riferiamo all’ Arboreto Cicchetti, presso il viale Ceccarini, che ha subito un invasivo intervento di “valorizzazione” con il taglio di molti alberi e la cancellazione dell’esuberante sottobosco spontaneo a piante sempreverdi. Con essi è scomparso un microcosmo di biodiversità non più riproducibile. Tutto ciò per permettere la realizzazione di un parco avventura trasformando una rara oasi naturalistica urbana, un polmone verde per la città, in un parco divertimenti dove ancora una volta la natura è asservita a una speculazione di corto respiro..
Stessa sorte per il Bosco dei ciliegi ispirato e disegnato da Tonino Guerra nei pressi del vecchio cimitero, decine di ciliegi e non solo, decimati dai cingoli delle ruspe. Per non parlare poi del progetto, che ci risulta sia in fase avanzata, di realizzare all’interno del parco della Resistenza uno Skatepark con rampe in cemento, per cui si avvia alla devastazione anche l’aria verde più grande di Riccione".
Le motivazioni quindi non mancano per consegnare il “Premio Attila” alla sindaca di Riccione Renata Tosi. Il WWF aveva organizzato nella giornata di domenica l’evento presso l’ Oasi WWF Ca’ Brigida di Verucchio ma causa covid-19 l’iniziativa è rimandata a data da destinarsi ma farà in modo di recapitare l’attestato alla sindaca in tempi brevi.
Ma ecco nel dettaglio la documentazione che ha spinto il Wwf a "premiare" la Tosi.Questi gli alberi abbattuti:
n° 40/50 platani in via Malta (1^ Giunta Tosi, fine 2016) - compensazioni eseguite con piccoli alberelli;
n° 10/15 robinie in via Finale Ligure (1^ Giunta Tosi, fine 2016)
n° 60/80 palme in via Gramsci (1^ Giunta Tosi, 2016), compensazioni eseguite con numero ridotto di oleandri;
n° 25/30 ciliegi, fichi, ed altre essenze nel Bosco dei Ciliegi Tonino Guerra (area ex fornace-cimitero vecchio) (2017) – Nessuna ripiantumazione nonostante impegno scritto con le associazioni del Questionario green durante elezioni 2017. Viene portata a giustificazione l’inserimento della nuova pineta nella stessa area;
n° 11 pini via Portovenere (2017) – NO compensazioni in loco
n° 18 pini, aceri, e varie essenze, Viale D’Annunzio ( 2018) – compensazioni uguali o in minor numero con alberelli sullo stesso viale
n° 10/12 pini viale Ceccarini (zona sopra la ferrovia - progetto sottopasso) (2018) NO compensazioni in loco
n° 70/100 pini, lecci, magnolie, e sottobosco arbustivo comprendente alberature giovani all’interno dell’ Arboreto Cicchetti (fine2018/inizi 2019)– Nessuna compensazione.