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Tantissima paura con la gente che si è riversata in strada. Ma nessun danno viene segnalao in Romagna dopo la scossa di terremoto avvertita intorno alle ore 7 di intensità 5.7 della scala Richter con epicentro al largo della costa marchigiana a una profondità di 7,6 chilometri. I controlli sono subito scattate mentre i centralini delle caserme dei Vigili del Fuoco venivano presi d'assalto. Attraverso la comunicazione sui social network sono arrivate le prime rassicurazioni, in testa il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad che ha rassicurato sull'apertura delle scuole mentre gli altri colleghi si muovevano ognuno nei suoi comuni per le verifiche nei plessi.
Intanto il presidente della Provincia di Rimini, Riziero Santi informava che "si è attivato il sistema di Protezione Civile per studiare e monitorare la scossa. Nel frattempo è opportuno mantenere uno stato di attenzione segnalando eventuali segni di danni". E dalla Regione l'assessore Irene Priolo faceva sapere che "a seguito della scossa al largo delle Marche, la protezione civile dell'Emilia-Romagna è attiva sul territorio, soprattutto nel riminese per verificare la situazione. Siamo in contatto con il Dipartimento Protezione Civile. Attualmente non si rilevano danni a cose o persone".
Alla scossa più forte ne sono seguite altre: una seconda intorno ai 3 della scala Richter ed altre di assestamento e di intensità meno rilevanti.
