Nove nonni riminesi in vacanza in montaglia contagiati dal covid. Per loro e per fortuna senza o con lievi sintomi. Sono fermi e bloccati in Val di Fassa, per la vacanza ad alta quota. Hanno pure rischiato di non tornare a casa se non fosse stato per il pronto intervento del Comune di Rimini, dell’Assessore ai servizi sociali Kristian Gianfreda, che in fretta e furia ha organizzato un trasporto ad hoc per riportarli a Rimini tra 24 ore.
La marea del covid non ha risparmiato queste persone fragili, 10 per l'esattezza, durante un classico soggiorno con una comitiva di amici: 30 persone riminesi in totale. Hanno preso alloggio in Hotel a Vigo di Fassa per un periodo di "stacco" partito il 3 luglio, fino a domani. A rendere memorabili in negativo queste ferie ci ha pensato il virus. In nove con il tampone positivo della scorsa settimana, oltre 10 persone sono state costretti a chiudersi nelle proprie camere d’albergo.
Una vacanza che domani, ultimo giorno valido, finirà comunque nell'album dei ricordi. Per 9 di loro infatti (altri positivi al covid sono già riusciti a tornare a casa con l’intervento di parenti) il ritorno non verrà fatto in pullman, con gli amici, ma con un mezzo speciale organizzato appositamente dal Comune di Rimini e dall’agenzia viaggio. Noleggiati 2 pulmini, condotti mirabilmente da 2 autisti volontari dell’associazione carabinieri, contattati dal Comune di Rimini, che hanno aderito con grande sensibilità a portare a Rimini i 9 in difficoltà.
Il ritorno al proprio domicilio di provenienza, dei turisti riminesi contagiati, ha evitato il trasferimento coatto da parte dell’Ausl di Trento, in un alloggio provvisorio anticovid, in attesa del tanto agoniato tampone negativo. La data era stata fissata successivamente all’ultimo giorno di prenotazione della vacanza. E’ stata la capogruppo, dopo che l’AUSL di Trento aveva vietato il trasporto dei contagiati in un unico autobus. Poi è intervenuto il Comune di Rimini ad attivarsi con diverse telefonate, dall’agenzia fino a Piazza Cavour, con la pronta risposta dell’Assessore ai servizi sociali che si è immediatamente mobilitato.
“Sono intervenuto - dichiara Kristina Gianfreda, Assessore ai servizi sociali - perché nessun vettore era disposto ad accompagnare i positivi, nonostante che la normativa Ausl preveda un protocollo che autorizza al trasporto anche i privati cittadini. Voglio ringraziare tutta l’Associazione Carabinieri di Rimini e in particolare i volontari che si attivano ogni volta nelle situazioni di necessità. Con il loro aiuto in questo caso siamo riusciti a portare a casa i nostri cittadini che adesso potranno proseguire e concludere a Rimini il percorso di cura e delle verifiche dei tamponi d’uscita previsti dalla procedura sanitaria.”