Il buongiorno si vede dal mattino. Anche per il turismo della Riviera Romagnola. Già, perché quando ancora il calendario segnava primavera e le scuole erano aperte, i primi ponti festivi della stagione avevano fatto ben sperare nell’annata. Complice il meteo favorevole, c’era chi a giugno parlava di Ferragiugno.A stagione estiva conclusa è tempo di bilanci. I primi otto mesi dell’anno, da gennaio ad agosto, hanno fatto segnare, per le località balneari della Romagna, 25 milioni di presenze, ovvero pernottamenti. E per capire qual è il peso di questo territorio sull’economia regionale, basti pensare che le presenze totali in Emilia-Romagna sono state 32,6 milioni. Romagna che cresce dunque del 6,4%.Va di certo detto grazie al sole, presente in abbondanza durante tutta la stagione, che ha convinto i turisti del weekend, quelli più vicini, a spostarsi. In netta crescita anche il mercato straniero, e in questo hanno inciso le difficoltà di mete turistiche come il Mar Rosso e la Tunisia.I comuni con la crescita maggiore sono Cesenatico, Comacchio e Rimini. Quest’ultimo primo in classifica con oltre 6 milioni di pernottamenti. Da segnalare, l’inedita discesa in classifica di Riccione, scalzata dal secondo posto da Cervia con oltre 3 milioni di presenze. La Perla Verde, che ne totalizza qualcuna in meno, è cresciuta più debolmente del previsto e in questo ha forse inciso l’instabilità politica che si è creata prima dell’estate.Un quarto dei turisti della Riviera parla straniero, a Rimini addirittura un terzo. Il solco della crescita è tracciato e speriamo lo si continui a percorrere.
Cronaca
13:35 - Santarcangelo