Due appuntamenti, uno che si è tenuto lo scorso Lunedì 5 Dicembre, e uno Lunedì 12 Dicembre alle ore 20, rispettivamente dedicati ai ristoranti di Cesenatico il primo, e alle trattorie di Rimini il secondo. Un omaggio alla cucina delle trattorie e ristoranti di pesce di Rimini e alle ricette di chi ha saputo inventare ricette che negli anni sono diventate tradizione.
“In un momento in cui tantissimi ristoranti si interrogano sulla propria identità, quella che rimane forte e solida come una certezza è quella delle trattorie, che da anni mettono in tavola la cucina tradizionale, quella più verace, spontanea e autentica.
E’ in queste cucine che si respira ancora una tradizione che parla di storia, cultura e attaccamento alle proprie radici” - ci racconta lo Chef Omar Casali. “Abbiamo interpellato e chiesto ad alcuni degli interpreti della cucina riminese più classica di portarci i loro piatti tipici. Alcuni sono osti come non ne esistono più, come Todro, che continua ad incantare generazioni con i suoi calamaroni ripieni e il famoso lancio del sale sui gamberoni, diventato ormai iconico fra turisti di ogni dove. La Marianna con i suoi cento e passa anni di storia, e il suo risotto rosso tradizionale alla riminese, rappresentata dallo Chef Angelo Iervolino.
Come entrèe il pane del marinaio dello zio, che proprio questa estate è stato riscoperto e celebrato da tantissime testate di respiro nazionale.
Un omaggio a Rimini, che non manca di passare da Viserba da Le Ruote sul mare, ristorante che negli anni grazie alla cucina della signora Anna Capriotti si è imposto all’attenzione dei più per i famosi Bucatini allo Scoglio, un sugo dolcissimo, dalle porzioni generose e romagnole, e per l’accoglienza familiare e subito di casa.
Ad accompagnare la serata, la REBOLA dei 16 produttori di Rimini della Strada dei Vini e dei sapori dei colli di Rimini, il progetto che unisce l’antica storia enologica del territorio riminese e ben 16 aziende del suo comparto vitivinicolo. La Rebola infatti, ha l’ambizione non solo di trovare posto tra i grandi vini bianchi italiani, bensì fare di questo bianco cioè che già per sua essenza è: un elemento imprescindibile di affermazione dell’enologia riminese come driver di promozione turistica per tutta la destinazione.
Continua Omar Casali: “Il cibo liquido è importante, era impensabile non pensare ai vini di Rimini in questa serata, i produttori con il Progetto RiminiRebola hanno fatto un gesto unico dando sicurezza all’interno del cambiamento”.
Per finire, il Caffè Vecchi, fresco di riapertura nel Borgo San Giuliano ha fatto assaggiare a tutti i presenti il Bovolone che lo Chef stellato Giancarlo Perbellini ha preparato per Vecchi, mentre Todro ha condiviso il suo classico Nuvolone, un cocktail a base di Sambuca e acqua frizzante che “è l’elisir di lunga vita per mantenersi giovani come me” - sentenzia Todro.