Questa mattina a Rimini, nel piazzale interno delle Officine Grandi Riparazioni, si è svolta la sentita commemorazione per il 43° Anniversario della Strage alla Stazione di Bologna e dei treni “Italicus” e “904”. Una commemorazione che ogni anno avviene anche con la doppia partecipazione alle cerimonie di Rimini e Bologna, città che per quest’occasione si uniscono nel ricordo. A Bologna infatti, nella cerimonia ufficiale di Piazza Medaglie d’Oro alla Stazione Centrale, era presente anche il Gonfalone del Comune di Rimini, con l’Assessora Francesca Mattei, in rappresentanza del Comune di Rimini. Quella del 2 agosto è una celebrazione sempre molto sentita dai riminesi, per rinnovare ancora una volta il ricordo, insieme a tutti i ferrovieri di Rimini, delle 85 persone - provenienti da 50 città diverse, italiane e straniere - drammaticamente scomparse in uno degli attentai più vili e tragici della storia italiana. Un occasione anche per ricordare la vittima riminese dell’attentato, la studentessa Flavia Casadei che quel sabato stava viaggiando verso Brescia, dove l'aspettava uno zio. A causa di un ritardo aveva perso la coincidenza e stava aspettando il treno successivo. Flavia aveva 18 anni e frequentava la IV^ “E” del Liceo Serpieri.
Per lei in particolare era presente il fratello Claudio che è intervenuto durante la cerimonia, insieme all’Assessore Roberta Frisoni e alla segretaria generale della CGIL Rimini Isabella Pavolucci. Alla cerimonia, organizzata dalle O.G.R. di Rimini erano presenti inoltre l’Ing. Antonio Bernardini, Responsabile OMC Locomotive Rimini, Don Lauro Bianchi, parroco della vicina parrocchia di Cristo Re, alcuni rappresentanti della Sezione Polizia Ferroviaria di Rimini, oltre tutti gli operi delle officine.
Il saluto dell’assessora Roberta Frisoni, intervenuta durante la celebrazione di Rimini
“2 Agosto. Anche quest’anno dopo anni ci ritroviamo qui a ricordare la strage di Bologna, per tenere viva la memoria di quei momenti drammatici e fare in modo che possano farci da monito, da insegnamento per l’oggi e per il domani nostro e dei nostri figli.
Gli anni che stiamo vivendo sono anni difficili, segnati da eventi come la pandemia, la guerra (le guerre), i cambiamenti climatici, che mettono costantemente in discussione le nostre certezze, le nostre sicurezze.
Anche la nostra terra, la Romagna poche settimane fa è stata colpita da un evento devastante, l’alluvione, che ha messo in ginocchio da Bologna a Rimini, nel Ravennate, nel forlivese, nel cesenate, intere aziende, famiglie, comunità. Sono stati giorni difficili. E’ andato in ginocchio anche il sistema infrastrutturale di collegamenti, con la chiusura sia della A14 per alcuni giorni, che delle linee ferroviarie gravemente compromesse e ripristinate grazie al lavoro di vostri colleghi che non si sono risparmiati in quei giorni difficilissimi. Tanti riminesi, so che anche tanti di voi, sono andati a dare una mano a ripulire le case, le strade, le scuole dal fango, da Cesena, Forlì, Lugo, nell’appennino.
Grandissimo è stato lo spirito di solidarietà che i romagnoli – e non solo – hanno dimostrato. Grandissima è la nostra capacità di rimboccarci le maniche e lavorare, come sempre hanno fatto e dimostrato gli operai delle Officine di Rimini nella storia della nostra città.
Ma da soli non bastiamo, per rafforzarci, rafforzare le nostre certezze e le nostre comunità abbiamo bisogno di prospettive e certezze. Lo sapete bene voi, qui in OGR, dove tante volte ci siamo trovati perché venissero individuate chiare prospettive e certezze per il vostro futuro e per il futuro delle OGR. Ora, lo sapete, una prospettiva è stata delineata, quella dell’utilizzo del sito per l’allestimento di treni dedicati al trasporto turistico. Ma a questa prospettiva, che certamente è una buona notizia, che anche come istituzioni abbiamo colto con favore, devono seguire certezze. Certezze negli investimenti e nelle azioni che diano seguito e attuino questo percorso.
Le stesse certezze che come Comune di Rimini, insieme a tanti altri Comuni, lo avrete letto sulla stampa in questi giorni, stiamo chiedendo in queste ore al Governo sulla rimodulazione dei fondi del PNRR perché non possiamo minimamente pensare che dopo tutti gli sforzi fatti per progettare e realizzare asili, scuole, nuove infrastrutture, in tempi record come richiesto dal PNRR si blocchino o si ritardino cantieri pronti a partire e a dare lavoro e prospettive a tante comunità.
Quando ci sono le difficoltà in famiglia ci si stringe e le si affrontano insieme. Credo che anche in questo momento i comuni possano dare una mano per orientare le scelte e condividerle con chi ha la responsabilità di proporre una revisione del piano in modo serio e puntuale, senza pregiudicare però attività già avviate. Noi ci siamo per un dialogo costruttivo come ci siamo e ci saremo sempre per seguire da vicino le prospettive delle OGR.”