Ciao Lorenzo. È un garbuglio di sentimenti e cuore, oggi. Di una storia di amicizia solida, di una storia che ha attraversato momenti privati, famigliari, istituzionali e di politica. Politica nel senso di “Quella Politica“, che con tutti i difetti che ognuno di noi può avere, impastava naturalmente il nostro vissuto e il nostro impegno all’idea di provare a fare qualcosa per la comunità. Per la terra in cui si vive e di cui si fa parte, la terra in cui si è nati. Quella tensione che teneva a valori e ideali. Quante volte ce li siamo trasmessi, ne abbiamo discusso, in momenti pubblici, privati e anche intimi. Ci siamo tenuti stretti. Con i nostri caratteri, con il nostro affetto e amore. Nei momenti di curiosità, slancio, visione, ma anche di difficoltà e patimento. Come negli ultimi anni o quando attorno al 2011 la crisi mordeva la città e il Paese così forte che in giro per l’Italia davano per andata anche la Fiera. Invece di arretrare, se ne è usciti con un piano di sviluppo che faceva venire i brividi, fino alla quotazione in borsa e all’affermazione di IEG come leader nazionale e internazionale. Come i brividi che sentiamo oggi nel vedere oltre ai risultati raggiunti il nuovo (ancora una volta) piano di sviluppo che tu, anche nella sofferenza degli ultimi tempi, hai saputo individuare. Per farci diventare non “uno dei” ma “il“ leader fieristico indiscusso a livello nazionale.
Al tuo amore Gianna, alle figlie Lucia e Silvia, a Gigi e a tutta la famiglia l’abbraccio più forte. A noi e alla città l’insegnamento che ci hai lasciato, di guardare a ciò che non si vede, di avere il coraggio di sognare e di fare ciò che si sogna.
P.s. Chissà tra le tante cose che ci siamo detti cosa stavamo dicendo guardando lassù, in alto, in questa foto. Magari era solo una piccola nostra patacata. Di sicuro, anche lassù in alto o da qualche parte, ritroverai chi ti vuole bene. Ti abbraccio caro Lorenzo, ti abbraccio forte.
Andrea