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Cronaca 05:45 | 20/05/2021 - Rimini

Un'albergatrice di Rivazzurra: "Aprire le scuole il 1° ottobre e abolire il coprifuoco"

Due camere ad oggi confermate fino al 15 giugno. Se il buongiorno si vede dal mattino anche questa stagione turistica rischia di fare flop. Un’albergatrice di Rivazzurra, che ha in affitto l’Hotel Haway, tre stelle frontemare, lancia l’ennesimo grido d’allarme. Uno dei tanti, finito anche di recente davanti alle telecamere delle tv nazionali.

Michela Vandi (nella foto) ci mette volto e nome, non gradisce tanto la lamentela, ma le piace individuare delle soluzioni e quindi fare proposte. “La prima in assoluto – dice – è la scuola. Vista la situazione il Governo dovrebbe cominciare a pensare di farla iniziare dal 1° ottobre come si faceva una volta almeno così noi riusciamo a lavorare anche a settembre visto che giugno sarà solo una rimessa. Lo dico con dati certi perché i clienti sono bloccati nelle loro case con il secondo vaccino e prima della fine di giugno sarà difficile rispettare gli standard. Se poi ci mettiamo anche questa trovata del coprifuoco che, va detto, non si basa assolutamente su dati scientifici, allora capirete che disastro. Quindi ripeto: scuole dal 1° ottobre e coprifuoco abolito anche perché il Covid, che non rinnego per carità, nella stagione calda almeno da quello che abbiamo visto lo scorso anno frena in maniera perentoria”.

Si dirà: ma il Governo aiuta queste realtà e il comparto tutto. Apriti cielo. “Ma lo sa cosa ci troviamo davanti noi? Il frazionamento del bonus vacanze, la lotteria degli scontrini, le pastoie burocratiche che ci fanno impazzire facendoci saltare da una domanda all’altra, da un sito che non si apre ad una richiesta che non si riesce ad inviare e poi per ottenere cosa? Fino ad ora con quello che mi ha dato lo Stato non ci pago nemmeno i contributi dei camerieri”.

Sì, perché la Vandi, come tanti suoi colleghi, non è figlia di papà e l’albergo per lavorare lo deve affittare pagando di tasca propria. E per farlo funzionare ci vogliono anche i dipendenti, almeno 7 nel suo caso ma anche 10 a regime. Come si fa a far regolare le entrate con le uscite senza giugno e con pochi giorni di settembre? Luglio e agosto non possono essere sufficienti a frenare le perdite.

Ma c’è altro. “Me lo faccia dire – conclude la Vandi –perché sento parlare di ordinanze in vigore che non hanno alcun freno inibitorio. Qui a Rivazzurra, ma anche nelle zone vicine, la prostituzione si esercita giorno e notte, sui marcipiedi e sulle vie, con esposizione di corpi mezzi nudi davanti a bambini e famiglie. Non ce l’ho con le forze dell’ordine, sia chiaro. Loro fanno quello che possono. Ma ce l’ho con una giustizia quantomeno discutibile che non riesce ad arginare il problema come non può riuscirci il Comune seppur si decanti tanto da parte loro l’opera di repressione del fenomeno. Noi cerchiamo di far venire i turisti mostrando loro questa cartolina? A conti fatti stagioni balneari come queste sono largamente più una rimessa che un affare: e quindi chiedo a lor signori, come facciamo a lavorare in questo modo?”.

Si faccia avanti chi se la sente di risponderle. Sarebbe quantomeno doveroso.