Erano oltre 70, ieri mattina, i tecnici e funzionari appartenenti ad Enti pubblici di tutta l’Emilia Romagna, che hanno partecipato ad una biciclettata, alla scoperta della città di Rimini, così da studiare, analizzare e approfondire le recenti trasformazioni urbane che hanno interessato il territorio e che possono rappresentare un modello d’ispirazione per gli altri municipi della Regione.
Come la prima edizione, svoltasi a ottobre 2022, anche questa seconda pedalata formativa è cominciata dal Bike Park vicino alla stazione, dove i tecnici e funzionari dei diversi comuni aderenti all’iniziativa hanno noleggiato la bicicletta per poi fare tappa in diversi luoghi cittadini che negli ultimi anni sono stati al centro di progetti di rigenerazione urbana. I partecipanti al corso si sono trovati così a percorrere un tracciato condiviso dal centro storico della città dove hanno ‘studiato’ la nuova Piazza Malatesta, fino alla Piazza d’Acqua, il Parco XXV Aprile e ancora, lungo la spina verde del Parco Cervi, fino al Parco del Mare.
Ricordiamo che “SBAM” è la Scuola di progettazione Bioclimatica per l’Adattamento e la Mitigazione è un innovativo progetto di sensibilizzazione e formazione che coinvolge oltre 200 funzionari dei comuni dell'Emilia Romagna. E’ promosso da ANCI-ER e sviluppato in collaborazione con l’agenzia AESS di Modena con l’obiettivo di contribuire alla creazione di una classe di funzionari e tecnici competenti e capaci di implementare progetti di rigenerazione degli spazi pubblici urbani in contrasto agli effetti dei cambiamenti climatici.
Ieri mattina a rappresentare l’amministrazione comunale, oltre all’Assessora alla Transizione ecologica Anna Montini, c’era la dirigente del Comune di Rimini Chiara Fravisini e i tecnici del Settore Facility Management e del Settore Infrastrutture e Qualità Ambientale.
Come noto il progetto “SBAM” si basa sull’analisi di casi studio reali, sperimentazioni in corso ed esperienze regionali, nazionali ed internazionali. L’approccio formativo è tecnico e operativo, e l’obiettivo è anche porre le basi per attivare una comunità di pratica regionale. Il monitoraggio delle sperimentazioni in corso, la definizione di azioni di sistema, la partecipazione a bandi di interesse comune e lo scambio di informazioni, sono parte del risultato atteso. Il corso illustra strategie e azioni pilota basate sulla natura per migliorare il microclima, la qualità e la funzione sociale degli spazi urbani, ripensando l’uso del verde, la gestione delle acque piovane, l’utilizzo di materiali permeabili e l’integrazione di infrastrutture per la mobilità dolce.