Hub capaci di garantire tra le 200 e le 500 vaccinazioni al giorno e che fungano da centri aggregati per più aziende, compresi i lavoratori dell'indotto e quelli in appalto. Dopo il via libera del commissario nazionale Francesco Paolo Figliuolo, l'incontro con il Tavolo del Patto per il lavoro e per il clima e l'approvazione formale in giunta, la Regione Emilia-Romagna è pronta a partire con le vaccinazioni in azienda, con il duplice obiettivo di garantire la ripresa in sicurezza dell'intero sistema produttivo ed economico, e accelerare la campagna vaccinale mettendo al servizio del territorio le strutture disponibili. Di qui la scelta di hub con grandi capacità di somministrazioni, per evitare una dispersione di dosi che finirebbe per rallentare la campagna vaccinale.
L'avvio delle somministrazioni è previsto con gradualità a partire dal 3 giugno, compatibilmente con la disponibilità di vaccino, e si stima una platea iniziale di 180mila persone: i lavoratori nelle oltre 300mila aziende emiliano-romagnole sono più di 1 milione e 450mila, ma molti di loro hanno già prenotato o ricevuto il vaccino perché aventi diritto per età, fattori di rischio o situazione familiare.
"L'avvio delle vaccinazioni in azienda è una iniziativa di salute pubblica che va oltre la fondamentale messa in sicurezza dei luoghi di lavoro", hanno detto gli assessori allo Sviluppo economico, Vincenza Colla, e alla Salute, Raffaele Donini. "Tutti i criteri che abbiamo adottato, a partire dal favorire l'aggregazione tra più aziende possibili per contenere la dispersione di dosi e personale, vanno nella direzione di una integrazione con il piano regionale dei vaccini", hanno aggiunto i due assessori.
Cronaca
15:22 - Cattolica