E’ stata presentata ufficialmente questa mattina Visit Rimini, la Destination Management Company che avrà il compito di guida strategica e operativa per l’industria turistica riminese. La mission: incrementare i numeri e alzare la qualità di una domanda che parte da quota 16 milioni di presenze ed un valore aggiunto prossimo ai cinque miliardi di euro.
“Rimini è una città che sta vivendo una fase di straordinario dinamismo e rigenerazione – commenta il Sindaco di Rimini Andrea Gnassi -. In sintonia con questo, dunque, ha bisogno di trovare strumenti nuovi e integrati per raccontarsi, per affermarsi e soprattutto per far vivere ai ‘city user’ esperienze uniche. Le trasformazioni che gli investimenti di questi anni hanno generato, i nuovi contenitori culturali e il nuovo waterfront, costituiscono indubbiamente un nuovo fattore di attrattività turistica e nuove opportunità da affiancare ai prodotti più conosciuti ed affermati (beach, leisure, family, business). Rimini in questo viaggio può ora contare su un organismo di alto profilo che faccia marketing della destinazione per un cambio di passo verso un’azione di promozione turistica forte ed organica e coerente con l’attività svolta su questo fronte dalla Regione Emilia-Romagna attraverso Apt e le Destinazioni turistiche”.
La DMC è stata affidata dal Comune di Rimini ad una società consortile che vede impegnati direttamente Italian Exhibition Group e Promozione Alberghiera, oltre a società ad esse collegate. Si tratta di due player che da decenni rappresentano un’eccellenza riconosciuta a livello internazionale per la loro capacità di attrarre sul territorio business per i sistemi del balneare, alberghiero, fieristico, congressuale e per i pubblici esercizi.
A Visit Rimini il Comune di Rimini affida la mission di promuovere il territorio, perseguendo strategie innovative a favore della promo commercializzazione turistica di una destinazione impegnata, con l’arricchimento di nuovi contenuti, a potenziare e qualificare ulteriormente la sua forza attrattiva, con l’aggiunta di nuove ‘calamite’ efficaci e potenti come il turismo sportivo e culturale.
La sfida della DMC parte dalle cinque direttive di sviluppo indicate dal bando e si struttura su cinque aree operative principali: ricerca e innovazione, marketing e promozione, informazione e accoglienza turistica, rapporti con le risorse e le comunità territoriali, rapporti con gli stakeholder.