Questa volta il rischio è quello della chiusura con una sospensione della propria attività che può arrivare fino a 3 mesi. Con la violazione di ieri sera, a cui si aggiunge la sanzione per recidiva, il mini market di Marina Centro, che a fine giugno aveva venduto della vodka a un minore travasandola in una bottiglia di plastica, questa volta rischia grosso. Forse perché era lunedì e credeva che i controlli da parte della Polizia Locale ci fossero solo nei fine settimana, il titolare del mini market non si era accorto degli agenti che stavano operando in abiti civili, proprio davanti alla sua attività in via Vespucci.
Non è stata contestata nessuna sanzione, come accaduto l’ultima volta, in riferimento alla vendita di vetro, in quanto al momento del controllo erano le 21,50 e il divieto di vendita di alcolici da asporto in vetro, recentemente confermato anche dal Tar dell’Emilia Romagna che ha rigettato il ricorso avanzato dai titolari di un market contro il Comune di Rimini, scatta dopo le ore 22.
La sanzione si riferisce solo al fatto che il titolare dell’attività è stato 'colto in flagrante' mentre consegnava, per la seconda volta in 2 anni, una bottiglia di vodka ad un 16enne i cui genitori sono stati avvisati, come avviene di solito in questi casi, nei successivi adempimenti previsti dalla Polizia Locale. Oltre alla multa, che nel caso della recidiva raddoppia da 333 a 666 euro, il fatto più grave è la segnalazione immediata alla Prefettura, che dovrà decidere per la chiusura del locale da un periodo minimo di 15 giorni ad un massimo di 3 mesi.
Il servizio infrasettimanale, svoltosi dalla ore 19 all’una di ieri sera, ha visto la pattuglia di 2 agenti impegnata anche sul fronte del disturbo alla quiete pubblica. Dopo numerosi esposti pervenuti in comando su alcuni locali troppo rumorosi, l’intervento degli agenti ha riscontrato 3 situazioni irregolari, di cui 2 a Miramare e una in centro, in quanto i locali erano privi della prescritta documentazione necessaria relativa all’impatto acustico. Violazioni da cui sono scaturite 3 sanzioni di € 800 ciascuna e la valutazione, tutt’ora in corso, per eventuale annotazione di Polizia Giudiziaria alla Procura della Repubblica. Anche in questo caso, come per la vendita di alcol ai minori, scatta una segnalazione all’ufficio SUAP per i successivi adempimenti d’ufficio.