C’era anche il gonfalone di Rimini, rappresentato dall’assessora comunale Francesca Mattei, all’80esimo anniversario della strage di Fossoli che si è celebrato il 7 luglio.
Una cerimonia commemorativa molto sentita, alla presenza di una delegazione della polizia locale nonché del nipote William Semprini e della moglie del nipote di Walter Ghelfi, la vittima riminese rimasta tragicamente esanime durante il fatale eccidio del 12 luglio 1944, quando un commando di SS prelevò dal Campo di polizia e transito di Fossoli 67 deportati e li fucilò nel vicino Poligono di tiro di Cibeno. Erano uomini di diverso orientamento ideale e politico, accomunati dall’opposizione al nazifascismo, che lottavano per una società più giusta e per la libertà dalle dittature.
L’impegno assunto dall’amministrazione comunale riminese per tenere vivo il ricordo e il coraggio del concittadino Ghelfi e degli altri martiri è quello di installare entro la stagione autunnale una pietra di inciampo in loro memoria, come segno di condanna alle efferatezze del nazifascismo e dei campi di concentramento.