Ieri sera Franco Cardini, storico e saggista tra i più stimati, parlava di Oriente e di Occidente. "Esame di coscienza della cultura occidentale", era il tema.
Come sempre sold out al Cinema Astra.
Chiudere Cardini in poche righe, è come tentare di fermare un fiume in piena con una tavoletta. Cardini ha proceduto non in linea retta, ma a spirale, riempiendo le sue considerazioni di dotte citazioni letterarie, filosofiche.
Cardini ci dice che l'Occidente viene dall'Oriente, che l'Oriente è la fantasia, la luna, il notturno con il suo fascino, ma anche con l'oscurità che la notte porta con sé; l'Occidente è razionalità, manualità, è il dove del commercio, del fare... e che non c'è supremazia dell'uno sull'altro, se non quando è opportunistico cercarla per fini non proprio etici. Sfiora battaglie antiche nelle quali la crudeltà dell'Occidente si disvela e guerre moderne a condire il suo ragionamento, entra nelle opere grandiose del passato, visiona la vita di grandi personaggi. Parla del colonialismo dell'Europa e delle sue brutture. Ci dice che molti dei fatti accaduti negli ultimi quaranta/cinquanta anni, nel panorama internazionale (stazione di Bologna, torri gemelle, Ucraina, Medioriente...) sono di difficile lettura, perché non sempre ci sono dati gli strumenti adatti per decodificare l'avvenuto.
Molto applaudito e apprezzato il suo intervento.
La rassegna chiude venerdi prossimo con Ivano Dionigi su: Il grido della natura