In occasione della Notte dei Musei che cade il 18 maggio, il Mibact propone di pubblicare sul web i propri contenuti ogni giorno della settimana che va da lunedì 11 a domenica 17. Verucchio raccoglie l’invito con un programma che rientra nelle iniziative del Museo a porte chiuse e ha come filo conduttore le relazioni a distanza, nel tempo e nello spazio, che lo hanno connesso anticamente o in anni più recenti con altri centri vicini e lontani che oggi si rinnovano in collaborazioni con i rispettivi musei
Il progetto, ribattezzato “VERUCCHIO E GLI ALTRI… Relazioni a distanza”, è una sorta di giro d’Italia virtuale sulla macchina del tempo all’epoca della civiltà villanoviana: si articola infatti in un percorso in sette tappe che si svilupperà sui canali social ogni pomeriggio alle 17 e si tradurrà non in una notte ma in una settimana dei musei. La partenza è fissata dai vicini di casa, dal Museo della Città di Rimini, che nella seconda metà dell’800 fu il primo a ospitare materiali provenienti dal territorio verucchiese grazie all’interessamento di Luigi Tonini. Si prosegue poi in direzione Bologna, facendo tappa al MUV di Villanova di Castenaso, che insieme a quello di Verucchio costituisce uno dei due musei tematici della regione dedicato alla civiltà villanoviana, che con Verucchio ha condiviso la contemporaneità dei primi scavi villanoviani e oggi condivide progetti di valorizzazione. Il Museo Civico Archeologico di Bologna è stato per tanto tempo primo punto di riferimento per le ricerche di scavo e gli studi, ospitando i corredi degli scoperti a Verucchio del 1894, ma anche quelli delle campagne degli anni ’70, prima dell’apertura del museo verucchiese, tra cui la prestigiosa tomba Lippi 85/1972.
Una collezione privata di materiali villanoviani di Verucchio ha preso anche la via di Roma, grazie all’acquisto fattone nel 1885 dal famoso paletnologo Luigi Pigorini, per il suo nascente museo etnografico, oggi Museo delle Civiltà, che ne ha avviato lo studio in collaborazione con la nostra cittadina. Il percorso prosegue poi lungo la sponda tirrenica fino a Vetulonia (GR), un importante centro villanoviano-etrusco che ebbe serrati rapporti di scambio commerciale e culturale raccontato oggi dai numerosi oggetti dei rispettivi musei; quindi, in un rapido coast to coast, si riapproda lungo l’Adriatico, nell’area culturale picena che aveva scambi serrati con Verucchio, anch’essi documentati dall’archeologia. I Musei di Vetulonia e Belmonte Piceno sono oggi legati in un Patto d’Amicizia a Verucchio, che rinnova le relazioni antiche.
Domenica 17 maggio si ritorna a casa, per raccontare il territorio di Verucchio e della sua valle, in un confronto tra ieri e oggi che coinvolge anche altri musei della rete Remus, custodi del patrimonio del paesaggio locale.
E' possibile seguire il museo sul sito, sul suo canale youtube e sulla pagina facebook!