Dopo avere esplorato in lungo e in largo la cinematografia statunitense con la rassegna Lamerica, al Cinema Teatro Astra di Bellaria Igea-Marina parte l’esplorazione della donna nel cinema contemporaneo.
Prende il via giovedì 7 marzo (ore 21) la rassegna Non sono una signora, sei titoli per guardare le forme di narrazione alternativa della figura femminile, quel cinema d'autore che ha saputo e sa raccontare figure lontane dagli stereotipi di genere, che si sono mostrate in grado di opporsi a un sistema di vita imposto dalla società.
Ogni film sarà proiettato 𝗶𝗻 𝗹𝗶𝗻𝗴𝘂𝗮 𝗼𝗿𝗶𝗴𝗶𝗻𝗮𝗹𝗲, 𝗰𝗼𝗻 𝘀𝗼𝘁𝘁𝗼𝘁𝗶𝘁𝗼𝗹𝗶 𝗶𝗻 𝗶𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮𝗻𝗼. Sarà inoltre preceduto da una breve 𝗶𝗻𝘁𝗿𝗼𝗱𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 e seguito da un 𝗱𝗶𝗯𝗮𝘁𝘁𝗶𝘁𝗼 𝗶𝗻 𝘀𝗮𝗹𝗮, al quale ognuno è invitato a partecipare, per scambiarsi opinioni, idee, critiche. Un’esperienza collettiva della visione che solo la sala cinematografica può dare.
Si comincia con A woman under the influence, ovvero Una moglie (Usa, 1974), tra i capolavori del cineasta e attore statunitense John Cassavetes (1929 – 1989, è considerato il padre del cinema indipendente americano) e memorabile prova d’attrice di Gena Rowlands, moglie e musa del regista che qui interpreta una casalinga depressa, sposata con Nick, capo-cantiere italiano che ha il volto dell’attore Peter Falk (il celebre tenente Colombo). Un ritratto di donna e uno spaccato della classe operaia americana messi in scena attraverso il metodo della improvvisazione controllata.
La rassegna proseguirà il 21 marzo con un altro film culto: Cléo dalle 5 alle 7 (Francia-Italia, 1962) di Agnès Varda, sorta di documentario soggettivo, di cinéma-vérité in una Parigi immersa nella luce del solstizio d’estate. Si passa al grande cinema di animazione firmato Hayao Miyazaki il 28 marzo, con Principessa Mononoke (Giappone, 1997), primo film del maestro giapponese a essere stato distribuito in Italia.
Nel mese di aprile sarà la pellicola del maestro del cinema francese Robert Bresson Mouchette (Francia, 1967) ad aprire la serie di nuovi appuntamenti di Non sono una signora che virerà poi l’attenzione su due registe della generazione degli attuali quarantenni che si sono affermate nel panorama europeo e internazionale, Céline Sciamma, di cui si potrà vedere l’11 aprile Bande de filles (Diamante nero), e Alice Rohrwacher con il suo Le meraviglie, in programma sul grande schermo del Cinema Teatro Astra il 18 aprile: due titoli emblematici dell’autorialità femminile entrambi realizzati dieci anni fa.