Dopo un anno di grandi difficoltà la stagione dell’arte è pronta a ripartire. Inaugura sabato 8 maggio la mostra di Alessandro Giampaoli alla Galleria Zamagni di Rimini.
“Il mondo della cultura, è stato particolarmente colpito dalla pandemia e con questa mostra abbiamo deciso di iniziare una nuova stagione dell’arte, perché aprirla, significa superare paure e incertezze e ritornare a trasmettere la bellezza e le emozioni degli artisti e delle loro opere. Si parte con Alessandro Giampaoli per poi seguire con un percorso ricco di appuntamenti già in calendario fino al 2022” dichiara Gianluca Zamagni della galleria omonima.
Alessandro Giampaoli è un artista marchigiano classe 1972. Poliedrico e dalla riconosciuta raffinatezza, premiato nelle maggiori manifestazioni internazionali di settore. La mostra, ospitata nella Galleria Zamagni di Rimini, presenta una serie di opere inedite e non realizzate dall'artista tra il 2020 e il 2021, con un testo critico di Valerio Dehò e sarà visitabile per tutto il mese di maggio e fino al 12 giugno.
La poetica dell’ambiente appare un universo vivo, rigoglioso, avvolgente. La decisione espressiva, a volte espressionista, ha comunque un tono trasognato ed elegiaco. Del resto, Giampaoli ci ricorda come la lezione degli Impressionisti non fosse solo quella di affrontare il paesaggio con una tecnica nuova, ma di spostare il punto di vista dentro la natura stessa. D’altra parte, l’approccio dell’artista ha una sua notevole complessità e anche la sua tecnica possiede una ricchezza e un’attenzione che dimostra l’ampiezza della sua cultura visiva. Per esempio, l’associazione della fotografia con la pittura sembra anche indirizzare il significato a un modo di guardare alla pittura come un elemento emozionale che si affianca alla ricerca di realtà insita nel mezzo fotografico. I paesaggi naturali sembrano percorrere la storia dell’arte per giungere a noi come un viaggio emozionale lungo la sequenza dei simboli che non si separeranno mai dall’uomo. L’arte, quindi, torna a essere stato dell’Essere, condizione di libertà e di universalità, oltre che nucleo originario del linguaggio e della vita”. Come scrive Valerio Dehò in catalogo.
La mostra sarà aperta fino al 12 giugno 2021 con vernissage sabato 8 maggio dalle 17. L’evento è organizzato nel pieno rispetto di tutte le attuali normative anti Covid. Patrocinio del Comune di Rimini.