Domani (martedì 24 settembre) ricorre l’80° anniversario della Liberazione di Santarcangelo dal nazifascismo: cominciate ieri con la visita guidata della Pro Loco, le iniziative organizzate dal Comitato cittadino antifascista culmineranno domani con la commemorazione istituzionale e uno spettacolo al Lavatoio.
Ottimo riscontro, intanto, per la visita guidata “Il passaggio del fronte” organizzata dalla Pro Loco, che ieri (domenica 22 settembre) ha registrato il tutto esaurito coinvolgendo circa 35 persone in un tour tematico delle grotte dedicato ai drammatici giorni della guerra, molto apprezzato dai presenti.
Le celebrazioni istituzionali si svolgeranno invece domani alle ore 18 presso l’Erma degli addii al Cimitero centrale, con gli interventi del sindaco Filippo Sacchetti e della presidente dell’Anpi di Santarcangelo, Giusi Delvecchio. Insieme a loro un ospite d’eccezione: il Tenente Colonnello John Kaye, figlio del Comandante dell’esercito britannico che nel 1944 contribuì a liberare Santarcangelo, Douglas Robert Beaumont Kaye. Dopo gli interventi, prevista la visita guidata ai punti d’interesse del Cimitero centrale legati alla memoria della Resistenza e della Liberazione, realizzata dall’Anpi in collaborazione con la Pro Loco.
Alle ore 21, sempre martedì 24 settembre, al teatro Lavatoio andrà in scena “La notte sulle spalle. Prima puntata”, performance a cura di Isadora Angelini e Luca Serrani (Teatro Patalò) insieme ad alcuni ospiti. Lo spettacolo rappresenta l’anteprima del lavoro teatrale realizzato da Teatro Patalò in occasione dell’80° anniversario della Liberazione per accogliere il pubblico in uno spazio di libertà – il teatro – e condividere domande sulla Resistenza e sul resistere, passato e presente.
L'ingresso alla performance è a offerta libera, ma è consigliata la prenotazione al numero 0541/356.299 o alla mail [email protected] negli orari di apertura della biblioteca Baldini (lunedì e martedì dalle 13 alle 19).
Il progetto – ideato da Comune di Santarcangelo, fondazione FoCuS, Anpi Santarcangelo e Teatro Patalò in omaggio al libro “La notte delle bandierine rosse” di Gianni Fucci e Serino Baldazzi – è finanziato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando per la Memoria e la storia del Novecento (L.R. 3/2016).
Per segnare visivamente la ricorrenza di un anniversario così importante, nella serata di domani avrà luogo anche un'iniziativa di spiccata valenza simbolica: la Torre civica di Santarcangelo – il “Campanone” – sarà infatti illuminata con i colori della bandiera italiana.
Le iniziative per la Liberazione si concluderanno domenica 29 settembre alle ore 10 con il convegno “24 Settembre 1944: ottant’anni dalla Liberazione di Santarcangelo. Il dovere della memoria”. Organizzato dalla Società operaia di mutuo soccorso di Santarcangelo nell’ambito della rassegna di matinée domenicali “Un’ora insieme”, dedicata alla scoperta dell’archivio storico della Soms, l’incontro si svolgerà alla Celletta Zampeschi con i relatori Gabriele Boselli, Roberto Garattoni e Giuseppe Zangoli.
Il programma delle iniziative per l’80° anniversario della Liberazione è organizzato dal Comitato cittadino antifascista, tavolo di lavoro presieduto dal sindaco Filippo Sacchetti che riunisce Amministrazione comunale, associazioni del territorio a partire dall’Anpi, enti pubblici, scuole e forze politiche locali.
La notte sulle spalle - Invitiamo il pubblico ad attraversare un'opera in costruzione, un lavoro che pone domande sulla privazione della libertà, sull’esercizio del potere e sulle conseguenze delle proprie scelte. Durante la performance il pubblico verrà coinvolto nell’esercizio di porre domande e di testimoniare, diventandone parte. Ne “La notte delle bandierine rosse” gli autori si chiedono: “quand'è che il mondo delle grandi idee generali, delle riflessioni filosofiche diventa fatto personale, contingente e relativo? Quand’è che questo processo del divenire universale si fa avventura del quotidiano: freddo, caldo, gioia, dolore, rabbia, paura, fame, ecc.?”. Il libro rappresenta un importante documento della nostra memoria collettiva e ci pone davanti a quesiti fondamentali sul nostro difficile presente.