Il tanto tempo che si passa in casa e lo stato di lockdown hanno riavvicinato gli italiani alla lettura da quello che dicono gli ultimi dati ISTAT ma si tratta di lettura in senso ampio quindi magazine, fumetti, riviste, quotidiani. Purtroppo quasi il 60 % degli italiani non legge neanche un libro all’anno e una famiglia su dieci non ne ha in casa. C’è un leggero interesse in crescita per il formato e-book, versione digitale delle opere in stampa, più pratico e più tecnologico. Nel mondo il paese che dedica maggior tempo alla lettura è l’India seguita da Thailandia, Cina, Russia. In Europa, sarà forse per le poche ore di sole e luce di cui dispongono, sono in testa i paesi nordici, Svezia e Danimarca. Leggere è una pratica che si impara da piccoli ma i ritmi moderni vedono più facilmente i bambini davanti ai cartoni animati che all’ascolto di storie e favole raccontate da genitori e nonni. Impegni sempre più pressanti, l’abuso di social media, l’esigenza di comunicare sempre più velocemente facendo uso di abbreviazioni ed emoticon, hanno disabituato a leggere testi lunghi. La lettura è un’occupazione inesorabilmente solitaria che richiede concentrazione. Una cosa difficile per questa società multitasking. Ma distogliersi ogni tanto da una vita frenetica e ricavare uno spazio per leggere porta ad un arricchimento emotivo, intellettuale e spirituale.
Cultura
20:13 - Riccione