Al via, questo sabato, 24 febbraio, la seconda edizione del ciclo di conferenze “All’origine dell’Umano. Tre indagini sul tempo profondo” che dedicherà il primo incontro al tema delle “Ultime scoperte sull’evoluzione del bipedismo nell’uomo” con il professore Damiano Marchi, associato all’Università di Pisa. Appuntamento al Salone Snaporaz, alle ore 17. Un argomento, quello del bidpedismo, che non rappresenta un capitolo chiuso. Il professore Marchi ripercorrerà infatti le più recenti scoperte che negli ultimi anni hanno reso più articolata la ricostruzione dell’evoluzione del bipedismo. Gli ominini, gruppo a cui apparteniamo noi esseri umani, sono scimmie antropomorfe bipedi. La postura eretta e il camminare su due gambe sono ciò che contraddistinguono Homo sapiens e tutti i suoi antenati dai nostri parenti scimmieschi. In antropologia, l’idea comune è che il bipedismo si sia evoluto in Africa, agli albori della nostra evoluzione, intorno a 6 milioni di anni fa, da qualche forma molto simile agli odierni scimpanzè. Pur essendo in grado di camminare su due piedi sul terreno, i nostri antenati australopitechi mantenevano ancora buone capacità di arrampicarsi sugli alberi. Con l’evoluzione del genere Homo si sarebbe abbandonata questa capacità per specializzarsi nella locomozione bipede. Ma a rimescolare le carte sul tavolo, sono state recenti scoperte fossili e nuovi metodi di indagine che avrebbero fornito nuovi dati che metterebbero in discussione la ricostruzione fino ad ora prevalente sull’evoluzione del bipedismo e sul quando e perché l’uomo abbia progressivamente abbandonato gli alberi.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti.
Info: Museo della Regina, 0541966577
Cultura
11:53 | 11/11/2024 - Rimini