Rimini rende omaggio al pittore Enrico Longfils (1914 – 1992) con la mostra “Miti e paesaggi” che si apre alla Galleria dell'Immagine a Rimini, sabato 24 febbraio alle ore 17. La mostra, che propone opere databili tra il 1935 e il 1980, vuole rappresentare una sintesi dei percorsi dell'artista, dai paesaggi al ciclo di Ulisse dedicato al mito dell'eroe omerico riletto in chiave enigmatica e surreale come archetipo della cultura occidentale, simbolo del destino e dell’errare umano.
Enrico Longfils, mantovano, personalità poliedrica - a lungo insegnante di lingua e letteratura inglese-ironico ed elegante, di padre belga e madre lombarda, era un assiduo frequentatore della Riviera romagnola, di Viserba in particolare, dove tra l'altro aveva stretto amicizia da decenni con il gruppo di artisti legati alla scuola di Umberto Folli.
Pittore autodidatta, si impose presto tra i pittori più conosciuti di Mantova del secondo '900 avviandosi sin dalla metà degli anni '30 alla pittura di paesaggio che diviene per lui il mito dei luoghi, contenendo in sé capacità narrativa e identitaria. Il paesaggio di Longfils non rimanda ad una scontata percettività di orizzonti e vedute, ma si tramuta in una sequenza di piani che restituiscono l'estensione dello spazio, anche quando
negli anni '70 la pittura di Longfils rasenterà sommariamente le soglie delll'astrazione tendendo sempre più a costruire favole mitologiche che possano rappresentare più da vicino il suo universo poetico. Longfils va
alla ricerca di una liricità classica cui concorre il suo tributo visionario alla figura di Ulisse, che vuole essere una avventura metafisica ma anche espressione del desiderio, del destino, della fascinazione.
Fatalmente Enrico Longfils si andrà a spegnere proprio a Rimini nel 1992 in riva all'Adriatico, lui che il mare lo aveva dipinto come un costante sfondo all'nfinito viaggio di Ulisse, cercando l'arcano e l'altrove, il tempo
del sogno e il tempo terreno.
Cronaca
15:13 | 18/01/2018 - Bellaria Igea Marina