Rappresentato molto spesso nella finzione (film, cartoni animati, libri), il coniglio in Italia è il terzo animale da compagnia per diffusione, dopo cani e gatti. Passi in avanti per una normativa ad hoc ne sono stati fatti molti. Inoltre da fonti ministeriali apprendiamo che sono in arrivo alcune novità importanti. Speriamo! Ora la domanda è: prendere o non prendere un coniglio come animale da compagnia? Come sempre la risposta è: dipende.
Per fornire un quadro il più possibile esaustivo, per questa attività di divulgazione ci avvaliamo delle competenze della Dott.ssa Valentina Taula, Medico Veterinario esperto in Nuovi Animali da Compagnia (N.A.C.) che svolge la sua attività presso la Clinica Porta Schiavonia di Forlì. In questo articolo, sicuramente esaustivo, entriamo nel dettaglio di tutti gli aspetti che devono essere tenuti in considerazione per garantirgli benessere e longevità in salute.
Quanto può essere bello avere un coniglio in caso o in giardino? Animale simbolo della Pasqua, il coniglio spesso rappresentato nei libri illustrati per bambini e nei cartoni animati è molto diffuso nelle nostre case come animale domestico. I lagomorfi originano dall’Asia settentrionale e sono geneticamente correlati ai roditori, si differenziano da questi essenzialmente per la presenza di due piccoli incisivi dietro ai grandi incisivi superiori.
I conigli e le lepri posseggo infatti 6 incisivi, diversamente dai roditori che ne hanno 4. Questi agili animali sono dotati di uno scheletro leggero e potenti masse muscolari sopratutto negli arti posteriori, una conformazione adatta a veloci fughe scattanti, molto utili per difendersi dai predatori.
Un’ altra particolarità è la posizione laterale, nel cranio, degli occhi che consente al coniglio di vedere in ogni direzione senza necessità di spostare la testa, il suo unico punto cieco è situato davanti alla bocca. I conigli possiedono ghiandole sotto il mento e vicino all’ano con cui marcano il territorio e i loro compagni di branco ma non possiedono ghiandole sudoripare quindi tollerano bene le basse temperature ma possono andare facilmente incontro a colpi di calore.
In natura questi abili scavatori costruiscono complessi cunicoli composti da diverse camere e ingressi in profondità nel terreno, all’interno dei quali passano la giornata al sicuro da predatori e agenti atmosferici avversi. Escono dalle tane per cibarsi soprattutto al crepuscolo e all’alba e la loro dieta, in natura, è costituita da erbe, foglie, germogli, radici e nella stagione fredda, quando il cibo scarseggia, anche dalla corteccia degli alberi.
Sono animali coprofagi cioè che mangiano parte delle loro feci (ciecotrofo) per sfruttare in maniera più efficace la fibra digerita dalla particolare flora intestinale che abita il loro sistema digerente e gli consente in questo modo di sopperire allo scarso valore nutritivo del loro regime alimentare.
Quante sono le razze di conigli? In Italia le razze riconosciute sono 43 razze e si differenziano fondamentalmente per la taglia (pesante, media, leggera), per la struttura del pelo e il portamento delle orecchie. La maggior parte dei conigli che si possono acquistare nei
negozi sono in genere incroci di varie razze di piccola taglia.
Il carattere del coniglio è socievole, dinamico e affettuoso, non è adatto a vivere costantemente confinato. Deve avere la possibilità di uscire regolarmente dalla gabbia, di esplorare l’ambiente in sicurezza e interagire con i membri della famiglia per poter stabilire un forte legame affettivo con chi se ne prende cura.
Poiché sono animali sociali, è preferibile tenerli in coppia, una femmina e un maschio castrato, oppure anche coppie di animali dello stesso sesso, messi insieme sin da piccoli e sterilizzati. Prima dell’acquisto o dell’adozione di un coniglio è
fondamentale informarsi sulle caratteristiche ed esigenze gestionali per assicurarci di essere in grado di garantirgli il
maggior benessere. Esistono diverse associazioni che accolgono conigli abbandonati e si occupano di trovargli, tramite l’adozione una sistemazione responsabile.
Consigli per l’alloggio.
La gabbia non deve rappresentare per il coniglio una prigione ma la sua tana, serve per ospitarlo nei momenti di riposo o quando non c’è nessuno in casa a sorvegliarlo. Non è necessaria se si ha la possibilità di allestire in sicurezza una stanza o parte di essa a disposizione dei conigli con dei recinti formati da griglie metalliche che vanno assicurate in
modo tale che non cadano.
Le dimensioni minime della gabbia dipendono sia dalla taglia (maggiore è la taglia più spazio richiede l’animale)
sia dal tempo che il coniglio vi resta rinchiuso (se passa molto tempo fuori può essere di dimensioni ridotte). Le dimensioni consigliate per uno-due coniglietti nani sono 100 cm di lunghezza x 60 cm di larghezza e almeno 50 cm
di altezza per consentire all’animale di saltare.
La gabbia deve essere composta da due elementi separabili, sopra una struttura costituita da sbarre di metallo o in plexiglas con griglia metallica superiore e sotto un fondo in plastica con pareti lisce rialzate. Legno e vetro sono materiali sconsigliati, il primo assorbe odori e urine ed è difficile da pulire, il secondo non consente sufficiente ricambio di aria. Per quanto riguarda il fondo della gabbia è sconsigliata una griglia metallica che può predisporre a problemi di infiammazione degli arti posteriori. Quando lasciati liberi di esplorare fuori dalla gabbia o dal recinto, i conigli devono stare in un ambiente sicuro e controllato per evitare potenziali pericoli o danni all’arredamento. Questi animali infatti esplorano l’ambiente rosicchiando quello che trovano quindi è necessario educarli e tenerli d’occhio finché non hanno imparato a comportarsi bene e offrirgli oggetti e passatempi innocui (palline di plastica dura, tubi di cartone, pezzetti di legno, cesti di vimini non trattati con vernici) su cui possono indirizzare questo comportamento innato.
I principali pericoli a cui bisogna prestare attenzione sono fili e cavi elettrici che devono essere fissati in alto oppure protetti da tubi avvolgicavi di plastica, piante da appartamento (sia tossiche che non, se trattate con sostanze pericolose), sigarette, farmaci, prodotti per la pulizia della casa, cadute dall’alto (balconi) e dalla presenza in casa di
altri animali (cani e furetti).
Per quanto riguarda i conigli di taglia piccola bisogna insegnare ai bambini che questi animali non amano essere sollevati da terra e se vengono portati in giro in braccio bisogna farlo con molta attenzione a causa della estrema
fragilità della loro colonna vertebrale per evitare lussazioni o fratture.
Se si dispone di un prato o giardino è importante permettere al coniglio di brucare l’erba liberamente, fare attività fisica e godere dei benefici raggi del sole. In tal caso occorre prendere ogni precauzione per evitare la fuga e l’attacco da parte di altri animali.
Accessori indispensabili per il coniglio.
Casetta/ Tana/ Giaciglio. Per riposarsi e dormire, se non presente utilizzerà a questo scopo la cassetta dei
bisogni.
Lettiera. Il substrato ideale deve essere morbido, pulito e asciutto. Si può utilizzare materiale assorbente come carta, pellet di segatura o carta riciclata e sopra di questo uno spesso strato di fieno che assicura ai piedi dell’animale il massimo benessere. I trucioli non sono indicati per i conigli a pelo lungo perché si aggrovigliano al pelo.
Cassetta per i bisogni. I conigli sono soliti urinare in un angolo della gabbia, collocando nel punto da loro scelto una cassettina con dentro pellet di tutolo di mais si agevola la pulizia della gabbia. Quando si muove libero per casa può essere educato a sporcare in determinati posti mettendo a disposizione sottovasi o traversine con sopra le sue feci e urine e qualche bocconcino.
Abbeveratoi a goccia. Impediscono al coniglio di sporcare o rovesciare l’acqua. L’abbeveratoio deve essere lavato tutti i giorni e disinfettato almeno una volta la settimana e bisogna controllare che non si sia ostruito o che non perda.
Ciotola in ceramica. Serve per evitare che venga rovesciata da utilizzare per contenere verdure e razione quotidiana di pellet; rastrelliera per tenere fieno in alto ed evitare che si sporchi con deiezioni.
La cassettina dei bisogni del coniglio e il fondo della gabbia vanno puliti spesso perché i conigli producono abbondanti deiezioni e urinano molto; questo materiale se lasciato per giorni nella gabbia può irritare le vie respiratorie e causare dermatiti nelle zampe posteriori e nel ventre. Gli alimenti deperibili come erba fresca, verdure e frutta non consumati vanno tolti prima che appassiscano e fermentino.
Bisogna evitare di fare le pulizie quando il coniglio è dentro la gabbia, invadendo la sua privacy e tirandolo fuori perché potrebbe reagire aggressivamente attuando un normale comportamento di difesa del proprio territorio. Meglio approfittare di fare pulizia quando il nostro amico è fuori dalla gabbia.
Alimentazione ideale.
Come organizzarsi per l’alimentazione del coniglio? I conigli sono erbivori stretti, la loro dieta deve contenere molta fibra che è indispensabile per un corretto funzionamento dell’apparato digerente, stimola la motilità intestinale, favorisce lo sviluppo di una flora batterica benefica e inoltre permette un adeguato consumo dei denti che sono a crescita continua. La fibra si trova nel fieno, nell’erba e nelle verdure.
Il fieno per conigli deve essere sempre disponibile in quantità illimitata, fresco, privo di polvere e muffe.
Poi ancora per l’alimentazione del coniglio occorre:
- Erba. Apporta gli stessi benefici del fieno e garantisce un consumo maggiore dei denti perché ricca di lignina, cellulosa, silicai. Possiamo offrire Festuca, Brachypodium, Digitaria, Piantaggine, Trifoglio, Malva, Tarassaco. Può essere data fresca, dopo averla raccolta in posti lontani dagli scarichi delle macchine e dove non siano stati dati antiparassitari o diserbanti, oppure si può fornire secca
- Verdure. fresche e pulite costituiscono una buona integrazione, quelle più ricche di fibra e che richiedono maggiore masticazione sono radicchio, scarola, indivia, coste, cicoria, broccoli, indivia, finocchio, sedano, foglie di carote e carote. Vanno evitate patate, parti verdi di pomodoro e patate, melanzana
- Frutta. Deve essere somministrata occasionalmente e in piccole quantità perché avendo maggior contenuto di
zuccheri può causare diarrea e predisporre all’obesità. Va evitato l’avocado perché tossico. - Pellet. È un mangime composto da cilindretti di fieno pressato, utile nei soggetti in crescita o in riproduzione e possibile integrazione (ma non indispensabile) per gli altri. Deve contenere almeno il 18% di fibra, dare un apporto di calcio moderato e non contenere cereali. Va somministrato in quantità limitata, in genere 1-2 cucchiai al giorno e non di più perché è energetico e poco abrasivo per i denti. In caso di obesità deve essere ridotto o eliminato.
Ecco quindi come deve essere composta la dieta del coniglio:
Alimenti controindicati sono miscele di semi, cereali, mais, carrube, fiocchi di cereali, frutta secca, carboidrati (pane, grissini, biscotti), dolciumi, cioccolata, snack commerciali per roditori (caramelline allo yogurt, barrette di cereali/semi e melassa). Questi alimenti determinano una modificazione della fisiologica flora batterica favorendo lo sviluppo di batteri produttori di tossine che causano diarrea e possono portare rapidamente a morte l’animale. I coniglietti spesso presentano problemi cutanei causati da parassiti esterni o diarree causate da parassiti intestinali
quali i coccidi. Dopo l’acquisto o l’adozione è opportuno fissare una visita ed un esame delle feci dal medico veterinario esperto in animali esotici e programmare in seguito la vaccinazione.
I conigli devono essere vaccinati? Si contro la mixomatosi e la malattia emorragica virale, malattie molto gravi che vengono trasmesse da insetti quali zanzare, mosche, pulci e pidocchi. Per entrambi i sessi è consigliata la sterilizzazione entro l’anno di età, gli animali sterilizzati tendono a sporcare meno fuori dalla cassetta, sono meno frustrati ed aggressivi.
Nelle femmine di coniglio la sterilizzazione è importante soprattutto per motivi sanitari in quanto previene pseudogravidanze, patologie ovariche ed uterine e neoplasie; nei maschi oltre ai problemi di marcatura la castrazione è utile per eliminare atteggiamenti di monta nei confronti dei proprietari e una miglior accettazione di conigli conviventi.
La vita media dei conigli domestici è di circa 10 anni (potenziale 15 anni) ma per fargli raggiungere quest’età è fondamentale somministrare una dieta corretta. Purtroppo la maggior parte dei problemi degli animali portati in visita sono causati da somministrazione di alimenti inappropriati o errori di gestione.
Come abbiamo già visto nel paragrafo alimentazione l’apporto di fibra nella dieta del coniglio è necessario per un corretto funzionamento dell’apparato digerente e il benessere della fisiologica flora batterica onde evitare problemi di stasi gastrointestinale, diarree ed infezioni intestinali.
Un adeguato consumo dei denti che sono a crescita continua con alimenti ricchi di cellulosa e abrasivi evita
l’insorgenza di patologie dentali quali malocclusione, punte dentali e ascessi. La malocclusione può interessare solo gli incisivi o anche premolari e molari ed una volta instauratasi richiede periodiche limature per consentire all’animale di
alimentarsi, può portare alla formazione di ascessi e ad alterazioni dell’articolazione mandibolare che rendono più
severa la prognosi.
Il coniglio è un animale molto pulito ma può essere utile soprattutto nelle razze a pelo lungo spazzolare il mantello
durante il periodo di muta, asportando così il pelo morto e rimuovere eventuali nodi presenti che possono causare
problemi di ostruzione. Bisogna far attenzione all’insorgenza di patologie respiratorie perché i conigli sono animali a respirazione unicamente nasale, evitare di trascurare l’igiene della gabbia consentendo ai vapori che si liberano dalle urine di irritare le prime vie respiratorie e predisporre a infezioni e consultare il prima possibile il veterinario se compaiono scolo, starnuti, rumori respiratori