La Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen in previsione della cosiddetta “fase 2” di convivenza con il Covid 19, la settimana scorsa, ha ipotizzato “la chiusura in casa degli anziani, per altri 9 mesi fino a Natale”, mentre tutti riprendono la vita sociale. E’ una dichiarazione “non ponderata”, addirittura “brutale” per l’impatto psicologico sugli anziani, già preoccupati e provati nei due mesi trascorsi di pandemia. Tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge e non si può limitare agli anziani la possibilità di muoversi che costituirebbe un abuso discriminatorio. Due mesi di “quarantena” hanno prodotto effetti fisici e psichici su tutti, a cominciare dagli anziani. Il problema per contrastare il “virus” non è anagrafico, ma servono strumenti per capire il livello di immunità della popolazione e cure precoci a domicilio per tutti. Una persona anziana, più di altri, ha bisogno di uscire, di camminare, di respirare, in particolare chi soffre di diabete, ipertensione, obesità, come del resto consigliano i medici. Le alte temperature dei prossimi mesi estivi, inoltre, non si conciliano con gli anziani “chiusi in casa”:
Per questo, ho chiesto questa mattina con una interrogazione consigliare, che il Sindaco respinga pubblicamente l’ipotesi “anziani chiusi in casa fino a Natale” della Presidente della Commissione EU, che a Rimini riguarderebbe 36.000 persone (over 65 anni), il 24% dei residenti. Sia ascoltato il volere degli anziani di “ non essere più reclusi” nelle case, di uscire, di camminare, di respirare, di relazioni famigliari e sociali. Non è una colpa essere anziani !
Gioenzo Renzi